Fili e relazioni...

Arietta ..... sei la collega che vorrei avere nel mio turno di lavoro.......... !!! devi solo imparare a crederci invece di farti tante domande! sarà la tua faccia gioviale da emiliana!

volo d'angelo ha scritto:bleah

...senti Volo.... ?!?!?!?!?
prima o poi ti prendo....

bacio in fronte - come dici tu... Aria

bleah

Ma siete dolcissime..... Un abbraccio a tutte e due

aria ha scritto:
"Amo come vorrei essere amata?" ...cioè in modo sincero, vivo, costruttivo, con impegno, dedizione, fedeltà, riconoscenza, con capacità di ascolto, con rispetto assoluto, in modo appassionato e delicato allo stesso tempo?

Mah?! Abbraccio a tutte.. Aria

bello lo scritto... fa davvero riflettere... e questa messa in discussione ed attenzione nei confronti dell'altro spero mi accompagni quotidianamente...

...e... Arietta, sull'ultimo punto... sta' tranquilla tu sei capace di fare e fare stare BENE BENE BENE la persona che ha la fortuna di averti al proprio fianco

Buona giornata a tutte

aria ha scritto:
Mi interrogo anche io:
"Lavoro con gli altri come vorrei che gli altri lavorassero con me?"...nel mio ambiente, dove spesso è proprio l'umore e lo spirito con cui si lavora che cambia la giornata ai pazienti, e dove l'emotività è sempre talmente alta che non è raro piangere o stancarsi o rattristarsi o sorridere..
"Sono l’amica che vorrei? " ... chissà?! chissà se riesco a far sentire gli altri benvoluti e accolti, se riesco a non giudicare, se riesco a vedere il loro lato migliore, ad andar loro incontro, ad essere una presenza costante e sicura senza però essere possessiva o pressante... Perchè è questo che io cerco in un amico..
"Amo come vorrei essere amata?" ...cioè in modo sincero, vivo, costruttivo, con impegno, dedizione, fedeltà, riconoscenza, con capacità di ascolto, con rispetto assoluto, in modo appassionato e delicato allo stesso tempo?

Mah?! Abbraccio a tutte.. Aria

Bello il tuo scritto Arietta!!!! Grazie, dà modo di riflettere sui difficili rapporti con gli altri.

Una ragazza del mio gruppo mi ha fatto conoscere questo scritto...

“Anche se non si vedono esistono milioni di fili fra noi, invisibili come le onde radio, come le traiettorie degli uccelli o le strade dei pesci, o come i percorsi dei miei pensieri.
Sono sentieri invisibili eppure autentici che rivelano una verità: non c’e’ niente e nessuno nell’universo che sia davvero separato dal resto, al contrario, ognuno di noi si manifesta solo grazie alla sua relazione con altro e altri….
Ma di cosa sono fatti questi fili?
Possono essere fatti d’amore, di parentela, d’amicizia, di relazioni professionali, di conoscenze più o meno occasionali ed in genere intendiamo questi temi come caselline separate e da barrare: ce l’ho, mi manca.
Eppure la relazione umana e’ fatta sempre della stessa pasta perchè parte sempre da me e riguarda il modo in cui io mi metto in contatto con gli altri.
E’ da smontare l’idea che ci siano diversi modi di comportarsi a seconda della categoria di relazioni… c’e’ da sostituire all’idea di misurarsi con gli altri quella di diventare noi come quelli che vorremmo intorno: lavoro con gli altri come vorrei che gli altri lavorassero con me? Sono l’amica che vorrei? Amo come vorrei essere amata?... certamente cambierà l’intensità a seconda della profondità della relazione, ma e’ della stessa pasta che sono fatte le amicizie, gli amori e tutte le altre possibili relazioni, e questa pasta e’ l’umanità ed e’ materia viva l’umanità, qualcosa che sembra invisibile e invece c’e’, e te ne accorgi se c’e’ perchè l’umanità non e’ qualcosa che si spende da soli , e’ la riga che unisce, e’ un filo e io ne ho un capo in mano.
Dunque non c’e’ relazione che mi veda mai impotente perchè se tiro il mio capo del filo muovo, inevitabilmente, anche l’altro capo.”

Mi interrogo anche io:
"Lavoro con gli altri come vorrei che gli altri lavorassero con me?"...nel mio ambiente, dove spesso è proprio l'umore e lo spirito con cui si lavora che cambia la giornata ai pazienti, e dove l'emotività è sempre talmente alta che non è raro piangere o stancarsi o rattristarsi o sorridere..
"Sono l’amica che vorrei? " ... chissà?! chissà se riesco a far sentire gli altri benvoluti e accolti, se riesco a non giudicare, se riesco a vedere il loro lato migliore, ad andar loro incontro, ad essere una presenza costante e sicura senza però essere possessiva o pressante... Perchè è questo che io cerco in un amico..
"Amo come vorrei essere amata?" ...cioè in modo sincero, vivo, costruttivo, con impegno, dedizione, fedeltà, riconoscenza, con capacità di ascolto, con rispetto assoluto, in modo appassionato e delicato allo stesso tempo?

Mah?! Abbraccio a tutte.. Aria