Pace e Luce.... nei nostri cuori
5 partecipanti
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Re: Pace e Luce.... nei nostri cuori
I nostri preti dovrebbero urlarlo ai quattro venti e nn stancarsi mai
Dal libro della Sapienza
cap1
13 Ricordate: Dio non ha creato la morte e non vuole la morte degli uomini.
14 Ha creato le cose perché esistano; le forze presenti nel mondo sono per la vita e non hanno in sé nessun germe di distruzione. Sulla terra non sarà della morte l'ultima parola
15 e chi fa quel che piace a Dio vive per sempre.
cap2
23 Dio ha creato l'uomo perché fosse immortale e lo ha fatto a immagine del suo essere divino.
24 Solo per invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo [...]
qui ometto e lascio i puntini, lo so che nn si fa sulle scritture ma è ancora troppo duro da sopportare per me...
un abbraccio
Dal libro della Sapienza
cap1
13 Ricordate: Dio non ha creato la morte e non vuole la morte degli uomini.
14 Ha creato le cose perché esistano; le forze presenti nel mondo sono per la vita e non hanno in sé nessun germe di distruzione. Sulla terra non sarà della morte l'ultima parola
15 e chi fa quel che piace a Dio vive per sempre.
cap2
23 Dio ha creato l'uomo perché fosse immortale e lo ha fatto a immagine del suo essere divino.
24 Solo per invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo [...]
qui ometto e lascio i puntini, lo so che nn si fa sulle scritture ma è ancora troppo duro da sopportare per me...
un abbraccio
peanut- Messaggi : 474
Data d'iscrizione : 06.08.11
Età : 54
Località : veneto
Re: Pace e Luce.... nei nostri cuori
Grazie della precisazione Shanti.... si, me lo ricordo che oggi è il giorno dei Santi, ma come ben sai io lavoro in un posto dove muoiono tutti i giorni ....
Un abbraccio a tutte e due a Shanti!
Un abbraccio a tutte e due a Shanti!
aria- Messaggi : 496
Data d'iscrizione : 03.10.10
Età : 46
Località : reggio emilia
re
aria ha scritto:[center]Lascio a tutte uno scritto di Padre Alberto Maggi...
Un abbraccio
Aria
C'è un avvenimento che purtroppo prima o poi ci troviamo a dover affrontare:
la morte di una persona cara.
Ma non sei in anticipo Aria? Oggi e' la Festa dei Santi che e' vero sono morti..... ma li ricordiamo per la loro magnitudine terrena e per la luce che effondevano intorno a loro.... e quindi oggi Festeggiamo la Vita dei Santi Domani e' la ricorrenza dei defunti
SHANTI- Messaggi : 878
Data d'iscrizione : 01.03.11
Re: Pace e Luce.... nei nostri cuori
Auguri di santità a tutte le nomine!
anita- Messaggi : 834
Data d'iscrizione : 20.01.10
Età : 52
Località : bergamo
Re: Pace e Luce.... nei nostri cuori
Lascio a tutte uno scritto di Padre Alberto Maggi...
Un abbraccio
Aria
(Gv 11,26)
* * *
Un abbraccio
Aria
(Gv 11,26)
* * *
C'è un avvenimento che purtroppo prima o poi ci troviamo a dover affrontare:
la morte di una persona cara.
E' un momento che solo chi l'ha vissuto può capire a fondo: lo strazio, il dolore, la
disperazione, l'incredulità... un misto di sentimenti che ci strozzano e ci fan mancare la voglia di
continuare a vivere... vorremmo "partire" pure noi con la persona che abbiamo perduto.
Alla vista di questo nostro dolore, le persone che ci circondano tentano in qualche maniera di arginare,
con l'affetto e con le parole, la nostra disperazione, cercano di consolarci con parole prese a prestito
per l'occasione, e già sperimentate in casi del genere, già udite in altri funerali.
Ed è un vasto campionario.
Ci dicono che "Dio l'ha preso... l'ha tolto...l'ha chiamato...".
Parole che anziché darci consolazione fanno nascere in noi un sordo rancore verso questo Dio che "toglie", che
"prende", che "chiama"... e solo aggrappandoci alla fede resistiamo all'idea che questo Dio
anziché il padre amoroso che ci hanno insegnato, sia il despota che la nostra esperienza prova, il
tiranno che si diverte a torturare e a far piangere.
Le espressioni che usano -o che usiamo- per consolare, sono vaste quanto le differenti situazioni.
Per esempio, se si tratta di una persona ancora in giovane età si dice che: "Dio coglie i fiori più
belli del suo giardino"... questo Dio egoista che strappa i fiori più belli... per farli poi appassire?
Chi ama le piante -chi le ama veramente- gode nel lasciarle dove sono, nel loro ambiente naturale,
in mezzo ad altri fiori... e non le coglie per farle seccare tra le pagine di un libro.
Possibile che questo Dio abbia così poca sensibilità da non comprendere queste cose tanto elementari?
Sempre nel caso di defunto giovane si sente dire che "era già maturo"... come se fossimo delle pere!
Bisogna allora pensare che tanti santi morti in età venerabile fossero dei "tremendi zucconi" che ci
hanno messo un pò troppo a maturare!
Oppure nel caso di una persona conosciuta per la sua bontà si dice che "I più buoni Dio li
vuole con sè..."
I più buoni... che sia forse questo il segreto motivo per il quale non ci decidiamo mai a diventare
buoni veramente? Che ci sia la nascosta paura che poi, se siamo buoni davvero, Dio ci prende con
sè?... Quindi noi che rimaniamo "quaggiù" restiamo tutti un pò cattivelli... la cattiveria come una
specie di assicurazione contro le scelte del padreterno ?...
Forse è solo questione di linguaggio, un non saper esprimere quello che proviamo, e pertanto
usiamo frasi già confezionate ed esperimentate... Forse sarebbe meglio tacere, piuttosto che infierire
con certe espressioni su una persona già sofferente e che non chiede parole ma solidarietà. In tanti
casi è meglio un abbraccio dove le lacrime si mescolano con quelle della persona in lutto, che tante
parole.
Cerchiamo comunque di chiarire il linguaggio che usiamo e il suo contenuto. Dio non prende, non
toglie... ma ACCOGLIE, non permette la vittoria della morte, ma la DISTRUGGE annullandone
gli effetti. Quando ci muore una persona cara non diamo la "colpa" a Dio! Dio non "toglie" da
questa vita le persone, ma le "accoglie" con tutta la tenerezza del suo amore. Lui non permette che
la morte gridi la sua vittoria, e la distrugge comunicando alla persona la sua stessa vita, una vita
che niente può distruggere, neanche la morte. Nell'istante in cui i rapporti con gli uomini e le cose
sembra spezzarsi, lì Dio è presente permettendo di continuarli e rafforzarli in una maniera nuova e
definitiva. Il Dio fonte della vita, che accompagna tutta l'esistenza dell'uomo fa si che questi non
muoia in una tenebra, in un vuoto, ma nel suo abbraccio di luce portatore di vita piena.
Altro problema -anche questo in parte legato al linguaggio-: "dove sono?", che fanno i nostri
cari che non sono più qui con noi visibilmente? La questione viene liquidata con un frettoloso
"riposano in pace"... Bè, vediamo un pò... è davvero entusiasmante questa prospettiva? E' davvero
desiderabile una vita dell'"al di là" dove tutto quello che di attraente c'è, è un "riposo eterno"?...
Non è questo riposo eterno un qualcosa contrario al dinamismo vitale che l'uomo porta in sè?
Il "riposo eterno" non sarà forse simile ad una specie di... ergastolo eterno? Riposare tutta
l'eternità!... no, decisamente non è una prospettiva allettante. Questo lo possono comprendere i
nostri cari pensionati che sanno quanto è triste esser messi da parte da una società che sempre più
favorisce i giovani, con addosso l'etichetta di "inservibile"... proprio quando ancora ci sono ancora
tante energie... proprio quando le esperienze accumulate nel corso degli anni si potevano mettere a
buon profitto... "vai in riposo." ...E chi non trova immediatamente altri piccoli lavori o
occupazioni, sa quanto sia noiosa la vita del "riposo"... figuriamoci riposare per tutta l'eternità!
Si, va bene, contempleremo Dio... contemplare Dio per tutta l'eternità... certamente sarà senz'altro
qualcosa di indescrivibile... mettiamoci pure qualche concerto di angioletti con l'arpa, ma la
prospettiva di contemplare il padreterno per tutta l'eternità non entusiasma molto... forse dopo i
primi tre o quattro secoli... bè, la voglia di cambiare canale diventerà molto forte...
Del resto per la visione di Dio non c'è bisogno di attendere l'al di là: Gesù l'ha espressamente
insegnato "Beati i puri di cuore perché questi vedranno Dio" (Mt 5,8 ). Gesù afferma che i puri,
cioè le persone limpide, dalla condotta trasparente, vedranno, cioè faranno nella loro vita una
profonda e costante esperienza di Dio, senza bisogno di avere visioni o stati mistici.
Gesù non ci ha prospettato né un "riposo eterno" né una "contemplazione eterna", né una "visione
beatifica", ma semplicemente ci ha detto che la nostra vita prosegue... che non fa l'esperienza della
morte e che continua. La vita. Con tutto quello che contiene di bello, di curiosità, di crescita, di
interessi, di gusti... la vita continua verso il raggiungimento della sua pienezza. E per darci
un'immagine di quel che sarà Gesù non ha scelto immagini religiose, liturgiche, neanche spirituali,
ma ha scelto quella che era l'espressione della gioia e dell'amore e della vita: un banchetto nuziale!
Niente contemplazione, ma invitati ad un pranzo di nozze, con tutto quel che comporta di allegria,
(Mt 22, 1ss).
la morte di una persona cara.
E' un momento che solo chi l'ha vissuto può capire a fondo: lo strazio, il dolore, la
disperazione, l'incredulità... un misto di sentimenti che ci strozzano e ci fan mancare la voglia di
continuare a vivere... vorremmo "partire" pure noi con la persona che abbiamo perduto.
Alla vista di questo nostro dolore, le persone che ci circondano tentano in qualche maniera di arginare,
con l'affetto e con le parole, la nostra disperazione, cercano di consolarci con parole prese a prestito
per l'occasione, e già sperimentate in casi del genere, già udite in altri funerali.
Ed è un vasto campionario.
Ci dicono che "Dio l'ha preso... l'ha tolto...l'ha chiamato...".
Parole che anziché darci consolazione fanno nascere in noi un sordo rancore verso questo Dio che "toglie", che
"prende", che "chiama"... e solo aggrappandoci alla fede resistiamo all'idea che questo Dio
anziché il padre amoroso che ci hanno insegnato, sia il despota che la nostra esperienza prova, il
tiranno che si diverte a torturare e a far piangere.
Le espressioni che usano -o che usiamo- per consolare, sono vaste quanto le differenti situazioni.
Per esempio, se si tratta di una persona ancora in giovane età si dice che: "Dio coglie i fiori più
belli del suo giardino"... questo Dio egoista che strappa i fiori più belli... per farli poi appassire?
Chi ama le piante -chi le ama veramente- gode nel lasciarle dove sono, nel loro ambiente naturale,
in mezzo ad altri fiori... e non le coglie per farle seccare tra le pagine di un libro.
Possibile che questo Dio abbia così poca sensibilità da non comprendere queste cose tanto elementari?
Sempre nel caso di defunto giovane si sente dire che "era già maturo"... come se fossimo delle pere!
Bisogna allora pensare che tanti santi morti in età venerabile fossero dei "tremendi zucconi" che ci
hanno messo un pò troppo a maturare!
Oppure nel caso di una persona conosciuta per la sua bontà si dice che "I più buoni Dio li
vuole con sè..."
I più buoni... che sia forse questo il segreto motivo per il quale non ci decidiamo mai a diventare
buoni veramente? Che ci sia la nascosta paura che poi, se siamo buoni davvero, Dio ci prende con
sè?... Quindi noi che rimaniamo "quaggiù" restiamo tutti un pò cattivelli... la cattiveria come una
specie di assicurazione contro le scelte del padreterno ?...
Forse è solo questione di linguaggio, un non saper esprimere quello che proviamo, e pertanto
usiamo frasi già confezionate ed esperimentate... Forse sarebbe meglio tacere, piuttosto che infierire
con certe espressioni su una persona già sofferente e che non chiede parole ma solidarietà. In tanti
casi è meglio un abbraccio dove le lacrime si mescolano con quelle della persona in lutto, che tante
parole.
Cerchiamo comunque di chiarire il linguaggio che usiamo e il suo contenuto. Dio non prende, non
toglie... ma ACCOGLIE, non permette la vittoria della morte, ma la DISTRUGGE annullandone
gli effetti. Quando ci muore una persona cara non diamo la "colpa" a Dio! Dio non "toglie" da
questa vita le persone, ma le "accoglie" con tutta la tenerezza del suo amore. Lui non permette che
la morte gridi la sua vittoria, e la distrugge comunicando alla persona la sua stessa vita, una vita
che niente può distruggere, neanche la morte. Nell'istante in cui i rapporti con gli uomini e le cose
sembra spezzarsi, lì Dio è presente permettendo di continuarli e rafforzarli in una maniera nuova e
definitiva. Il Dio fonte della vita, che accompagna tutta l'esistenza dell'uomo fa si che questi non
muoia in una tenebra, in un vuoto, ma nel suo abbraccio di luce portatore di vita piena.
Altro problema -anche questo in parte legato al linguaggio-: "dove sono?", che fanno i nostri
cari che non sono più qui con noi visibilmente? La questione viene liquidata con un frettoloso
"riposano in pace"... Bè, vediamo un pò... è davvero entusiasmante questa prospettiva? E' davvero
desiderabile una vita dell'"al di là" dove tutto quello che di attraente c'è, è un "riposo eterno"?...
Non è questo riposo eterno un qualcosa contrario al dinamismo vitale che l'uomo porta in sè?
Il "riposo eterno" non sarà forse simile ad una specie di... ergastolo eterno? Riposare tutta
l'eternità!... no, decisamente non è una prospettiva allettante. Questo lo possono comprendere i
nostri cari pensionati che sanno quanto è triste esser messi da parte da una società che sempre più
favorisce i giovani, con addosso l'etichetta di "inservibile"... proprio quando ancora ci sono ancora
tante energie... proprio quando le esperienze accumulate nel corso degli anni si potevano mettere a
buon profitto... "vai in riposo." ...E chi non trova immediatamente altri piccoli lavori o
occupazioni, sa quanto sia noiosa la vita del "riposo"... figuriamoci riposare per tutta l'eternità!
Si, va bene, contempleremo Dio... contemplare Dio per tutta l'eternità... certamente sarà senz'altro
qualcosa di indescrivibile... mettiamoci pure qualche concerto di angioletti con l'arpa, ma la
prospettiva di contemplare il padreterno per tutta l'eternità non entusiasma molto... forse dopo i
primi tre o quattro secoli... bè, la voglia di cambiare canale diventerà molto forte...
Del resto per la visione di Dio non c'è bisogno di attendere l'al di là: Gesù l'ha espressamente
insegnato "Beati i puri di cuore perché questi vedranno Dio" (Mt 5,8 ). Gesù afferma che i puri,
cioè le persone limpide, dalla condotta trasparente, vedranno, cioè faranno nella loro vita una
profonda e costante esperienza di Dio, senza bisogno di avere visioni o stati mistici.
Gesù non ci ha prospettato né un "riposo eterno" né una "contemplazione eterna", né una "visione
beatifica", ma semplicemente ci ha detto che la nostra vita prosegue... che non fa l'esperienza della
morte e che continua. La vita. Con tutto quello che contiene di bello, di curiosità, di crescita, di
interessi, di gusti... la vita continua verso il raggiungimento della sua pienezza. E per darci
un'immagine di quel che sarà Gesù non ha scelto immagini religiose, liturgiche, neanche spirituali,
ma ha scelto quella che era l'espressione della gioia e dell'amore e della vita: un banchetto nuziale!
Niente contemplazione, ma invitati ad un pranzo di nozze, con tutto quel che comporta di allegria,
(Mt 22, 1ss).
aria- Messaggi : 496
Data d'iscrizione : 03.10.10
Età : 46
Località : reggio emilia
Re: Pace e Luce.... nei nostri cuori
SHANTI ha scritto:In un giorno speciale come questo, mando a tutte un messaggio che spero aiuti a superare i nostri lati bui inondandoli di LUCE!!!!!!
Un abbraccio a tutte
GRAZIE Shanti....c'è bisogno di tanta Luce per ritrovare la serenità interiore.
un abbraccio
Anna
annamaria- Messaggi : 210
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 62
Località : torino
Pace e Luce.... nei nostri cuori
In un giorno speciale come questo, mando a tutte un messaggio che spero aiuti a superare i nostri lati bui inondandoli di LUCE!!!!!!
Un abbraccio a tutte
Un abbraccio a tutte
SHANTI- Messaggi : 878
Data d'iscrizione : 01.03.11
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