Il Libro....sondaggio!
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Zazel
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*Devadasi*
9 partecipanti
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Re: Il Libro....sondaggio!
la traduzione della bibbia di gerusalemme e` la stessa della cei, mentre le note e l'impianto critico sono la traduzione dell'edizione francese.
e` abbastanza interessante anche quella interconfessionale, ma non da studio perche` la traduzione e` fatta a senso discostandosi anche molto dalla lettera.
io da anni uso la TOB, sempre ahime` con la traduzione della cei (monopolio assoluto delle traduzioni cattoliche in italiano) ma con un apparato di note secondo me piu` valido della bible de jerusalem, e con ottime introduzioni.
a mio avviso va molto bene interfacciare queste traduzioni di stampo cattolico con le versioni della chiesa riformata.
e` abbastanza interessante anche quella interconfessionale, ma non da studio perche` la traduzione e` fatta a senso discostandosi anche molto dalla lettera.
io da anni uso la TOB, sempre ahime` con la traduzione della cei (monopolio assoluto delle traduzioni cattoliche in italiano) ma con un apparato di note secondo me piu` valido della bible de jerusalem, e con ottime introduzioni.
a mio avviso va molto bene interfacciare queste traduzioni di stampo cattolico con le versioni della chiesa riformata.
cinzia- Messaggi : 1255
Data d'iscrizione : 10.01.10
Età : 54
Località : milano
Re: Il Libro....sondaggio!
in casa anch'io ho quella della CEI, ma preferisco quella di Gerusalemme.
Betty- Messaggi : 446
Data d'iscrizione : 23.01.10
Re: Il Libro....sondaggio!
Io ho in casa quella della Cei e di solito consulto quella
clara- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 20.01.11
Re: Il Libro....sondaggio!
non c'è una preferenza.
Di solito parto da quella interconfessionale per poi confrontare lo stesso brano con quella CEI e la Nuova Riveduta
Di solito parto da quella interconfessionale per poi confrontare lo stesso brano con quella CEI e la Nuova Riveduta
Giovannadarco- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 02.01.10
Località : Napoli
Re: Il Libro....sondaggio!
Grazie davvero per le risposte, mi rendo conto che 8 anni di catechismo cattolico (ormai remoti, a dire il vero) sono comunque limitanti per una visione piena delle religioni e dei testi sacri. Concordo con Cinzia sul fatto che solo una lettura dei testi originali potrebbe rendere a pieno il significato.. qualcosina di greco mi ricordo ma ebraico e aramaico sono lontanissime dalla mia formazione. In effetti ho vissuto un meccanismo analogo (anche se più "profano" nei contenuti) durante il liceo classico, leggere e tradurre testi direttamente dal latino e dal greco è sicuramente più stimolante che adattarsi a traduzioni preconfezionate, per quanto al meglio sia stato fatto.
freedom- Messaggi : 227
Data d'iscrizione : 03.01.10
Località : Genova
Re: Il Libro....sondaggio!
il problema della traduzione della Bibbia, nuovo e antico testamento, credo sia uno dei problemi fondamentali della teologia cristiana.
il mio professore diceva, molto giustamente, che 'tradurre e` tradire', e di fatto il termine indica proprio l'intrinseca tendenza allo sviamento, al perdere la traccia propria dell apratica letteraria detta traduzione.
tendenza aggravata dal fatto che i testi attualmente considerati originali, sui quali viene fatta la traduzione in lingue correnti, sono testi critici, raccolte scientificamente selezionate di manoscritti piu` o meno completi di varia epoca e provenienza. E il metodo utilizzato e insegnato, detto storico-critico-filologico, si e` evoluto e consolidato nel corso di secoli a partire dal 1500. di fatto, questo metodo, ora insegnato in qualsiasi facolta` di teologia nel mondo, incluse quelle cattoliche, era considerate anatema sino almeno agli anni 1940/50 da parte del magistero cattolico, e il precursore del metodo moderno di esegesi biblica in campo cattolico, don ernesto bonaiuti, fu svergognato e scomunicato con bolla papale per le sue ricerche. ma nessuno ora sembra ricordare questo scempio compiuto dal magistero in tempi cosi` recenti (http://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Buonaiuti).
penso che sia una grande fortuna poter leggere i testi direttamente dal greco e dall'ebraico. se qualcuna quindi conosce le lingue antiche o almeno il greco, non esiti a comprare un testo critico. il piu` diffuso e riconosciuto e` il nestle-aland, lo si trova in tutte le librerie religiose cristiane, edito anche con testo latino o italiano a fronte e apparato critico. un testo del genere, tra l'altro risolve alla radice qualsiasi diatriba di stampo confessionale, perche` sia i cattolici che riformati si riferescono al nestel-aland come al testo critico attualmente piu` affidabile.
se qualcunoa volesse vederne una anteprima mi mandi un messaggio, posso inviarle qualche pagina in pdf per veder com'e`.
il mio professore diceva, molto giustamente, che 'tradurre e` tradire', e di fatto il termine indica proprio l'intrinseca tendenza allo sviamento, al perdere la traccia propria dell apratica letteraria detta traduzione.
tendenza aggravata dal fatto che i testi attualmente considerati originali, sui quali viene fatta la traduzione in lingue correnti, sono testi critici, raccolte scientificamente selezionate di manoscritti piu` o meno completi di varia epoca e provenienza. E il metodo utilizzato e insegnato, detto storico-critico-filologico, si e` evoluto e consolidato nel corso di secoli a partire dal 1500. di fatto, questo metodo, ora insegnato in qualsiasi facolta` di teologia nel mondo, incluse quelle cattoliche, era considerate anatema sino almeno agli anni 1940/50 da parte del magistero cattolico, e il precursore del metodo moderno di esegesi biblica in campo cattolico, don ernesto bonaiuti, fu svergognato e scomunicato con bolla papale per le sue ricerche. ma nessuno ora sembra ricordare questo scempio compiuto dal magistero in tempi cosi` recenti (http://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Buonaiuti).
penso che sia una grande fortuna poter leggere i testi direttamente dal greco e dall'ebraico. se qualcuna quindi conosce le lingue antiche o almeno il greco, non esiti a comprare un testo critico. il piu` diffuso e riconosciuto e` il nestle-aland, lo si trova in tutte le librerie religiose cristiane, edito anche con testo latino o italiano a fronte e apparato critico. un testo del genere, tra l'altro risolve alla radice qualsiasi diatriba di stampo confessionale, perche` sia i cattolici che riformati si riferescono al nestel-aland come al testo critico attualmente piu` affidabile.
se qualcunoa volesse vederne una anteprima mi mandi un messaggio, posso inviarle qualche pagina in pdf per veder com'e`.
cinzia- Messaggi : 1255
Data d'iscrizione : 10.01.10
Età : 54
Località : milano
Le Bibbie
Ciaooo a tutte, Wonderful girls!
La parola 'Bibbia' è già in realtà un plurale perchè in greco 'ta biblia' (= i libri o libretti) è il plurale di 'to biblion', piccolo libro. La Bibbia che noi conosciamo è infatti composta da numerosi libri: i 27 del 'Nuovo Testamento' riconosciuti sia dalla Chiesa Cattolica Romana che da quelle protestanti, 36 libri (o 39 se sdoppiamo Samuele, Re e Cronache) del cosiddetto 'Antico Testamento' che per gli ebrei sono l'unica Bibbia e che sono accettati da tutte (o quasi!) le chiese cristiane mentre invece i restanti libri presenti in alcune Bibbie sono detti generalmente 'Dueterocanonici'. Si tratta di libri non ritenuti 'sacri' dagli ebrei d'Israele che selezionarono i libri da includere nella propria Bibbia scritta a partire dal quinto secolo a.Cristo. Altri ebrei però, questi di lingua greca o comunque non più residenti in Israele, li inclusero nelle proprie tradizioni scritte: la Bibbia cosiddetta "dei 70" è appunto una Bibbia in lingua greca, redatta intorno al III sec. a.C. ad Alessandria d'Egitto. Pare che Tolomeo II Filadelfo, un sovrano egiziano amante della cultura greca, volesse una versione della Bibbia in questa lingua; la Bibbia era all'epoca solo in ebraico e così il sovrano affidò ad un gruppo di saggi ebrei (che si dice fossero appunto 70) la traduzione greca dei testi. Questi ebrei greci inserirono nella propria redazione anche alcuni libri (da 11 a 16, a seconda delle versioni) che non erano invece stati inclusi nella Bibbia ufficialmente riconosciuta dagli ebrei ortodossi residenti in Giudea ed Israele. Da questa diatriba si svilupparono tutte le successive Bibbie apparse fino ai giorni nostri. Alcune chiese, fra cui quella Cattolica Romana, sono d'accordo con la versione dei 70, altri gruppi religiosi fra cui molte chiese protestanti ed evangeliche, e gli ebrei odierni, tolgono invece dalle proprie Bibbie i libri Deuterocanonici (sono tali, per esempio: La Sapienza di Salomone o Libro della Sapienza; l'Ecclesistico o Siracide; 1 e 2 Maccabei; Tobia; Giuditta; 1 e 2 Esdra ed altri meno noti come Bel e il dragone; La preghiera di Manasse; Susanna; Il cantico dei tre giovani, eccetera).
Vi riporto alcune informazioni tratte dalla Bibbia Nuova Riveduta 2006, nella sezione appendici e approfondimenti, pagine 1574-1578.
Una delle prime edizioni bibliche (a stampa) comparse in Italia è d'una Bibbia ebraica, stampata nel 1488 in provincia di Cremona. La Bibbia più usata nel nostro Paese fino al sedicesimo secolo fu naturalmente la Vulgata, cioè i testi originali delle scritture (in lingua ebraica e greca) tradotti in latino da Girolamo, intorno al quinto secolo d.Cristo. E' completamente in latino.
Le prime versioni pubblicate in Italia d'una Bibbia non più solo in latino ma in lingua 'volgare', cioè quella parlata da tutti, compaiono a partire dal tredicesimo secolo d.C. ma non si tratta mai delle Scritture complete, solo traduzioni libere di qualche libro qua e là. Una Bibbia intera in lingua italiana compare nel 1417 (a Venezia) tradotta dal monaco camaldolese Nicolò Malermi.
C'è poi nel 1530 un'altra Bibbia completa, tutta in italiano (anzi toscano), pubblicata dall'umanista toscano Antonio Brucioli. In quei decenni ne compaiono altre, fra cui quella bilingue (italiano-francese) a cura del valdese Giovan Luigi Pascale. Fu pubblicata in Svizzera nel 1555 ed introdusse per la prima volta in lingua italiana la suddivisione del testo bibilico in versetti numerati e capitoli (suddivisione introdotta dall'edizione francese di Robert Estienne del 1551).
Alcune fra le versioni della Bibbia principalmente diffuse oggi nel panorama italiano sono, per quanto riguarda le Chiese evangeliche, protestanti ed affini: la Diodati (tradotta nel 1607 dal protestante Giovanni Diodati), la Nuova Diodati (una revisione della precedente) e la Riveduta (pubblicata per la prima volta nel 1924). Le versioni commissionate da parte cattolica sono state moltissime nei secoli. Citiamo le traduzioni di: Antonio Martini (abate, pubblicò una Bibbia da lui curata fra il 1769 e il 1781); A. Mercati (edizioni Fiorentina, 1929); E. Tintori (ed. Paoline, 1931); G. Ricciotti (1939-1940 ed. Salani); A. Vaccari (1958, ed. Salani); F. Nardoni (1960, ed. Fiorentina); E. Galbiati - A. Penna - P. Rossano (UTET, 1964). Nel 1968 fu publicata dalla Mondadori la Bibbia Concordata (ri-edita più volte, anche in tempi recenti) tradotta da studiosi cattolici, ortodossi, protestanti ed ebrei.
Nel 1971 esce la Versione CEI, cioè della Conferenza Episcopale Italiana, che diviene immediatamente (e resta) il testo biblico ufficiale adottato dalla Chiesa Cattolica Romana. Lo stesso testo di quest'ultima versione, con leggere variazioni, vien usato anche in altre edizioni della Bibbia edite in anni successivi fra cui la Bibbia di Gerusalemme (1974) e la Bibbia TOB (1976, ed. Elledici).
Nel 1985 esce 'La Bibbia in lingua corrente' (chiamata anche TILC: Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente) prodotta in collaborazione fra cattolici e protestanti; ve ne sono nuove edizioni ogni pochi anni e si distingue dalle altre proprio per il linguaggio il più possibile "d'uso comune" con cui rende i vari libri delle Scritture.
La parola 'Bibbia' è già in realtà un plurale perchè in greco 'ta biblia' (= i libri o libretti) è il plurale di 'to biblion', piccolo libro. La Bibbia che noi conosciamo è infatti composta da numerosi libri: i 27 del 'Nuovo Testamento' riconosciuti sia dalla Chiesa Cattolica Romana che da quelle protestanti, 36 libri (o 39 se sdoppiamo Samuele, Re e Cronache) del cosiddetto 'Antico Testamento' che per gli ebrei sono l'unica Bibbia e che sono accettati da tutte (o quasi!) le chiese cristiane mentre invece i restanti libri presenti in alcune Bibbie sono detti generalmente 'Dueterocanonici'. Si tratta di libri non ritenuti 'sacri' dagli ebrei d'Israele che selezionarono i libri da includere nella propria Bibbia scritta a partire dal quinto secolo a.Cristo. Altri ebrei però, questi di lingua greca o comunque non più residenti in Israele, li inclusero nelle proprie tradizioni scritte: la Bibbia cosiddetta "dei 70" è appunto una Bibbia in lingua greca, redatta intorno al III sec. a.C. ad Alessandria d'Egitto. Pare che Tolomeo II Filadelfo, un sovrano egiziano amante della cultura greca, volesse una versione della Bibbia in questa lingua; la Bibbia era all'epoca solo in ebraico e così il sovrano affidò ad un gruppo di saggi ebrei (che si dice fossero appunto 70) la traduzione greca dei testi. Questi ebrei greci inserirono nella propria redazione anche alcuni libri (da 11 a 16, a seconda delle versioni) che non erano invece stati inclusi nella Bibbia ufficialmente riconosciuta dagli ebrei ortodossi residenti in Giudea ed Israele. Da questa diatriba si svilupparono tutte le successive Bibbie apparse fino ai giorni nostri. Alcune chiese, fra cui quella Cattolica Romana, sono d'accordo con la versione dei 70, altri gruppi religiosi fra cui molte chiese protestanti ed evangeliche, e gli ebrei odierni, tolgono invece dalle proprie Bibbie i libri Deuterocanonici (sono tali, per esempio: La Sapienza di Salomone o Libro della Sapienza; l'Ecclesistico o Siracide; 1 e 2 Maccabei; Tobia; Giuditta; 1 e 2 Esdra ed altri meno noti come Bel e il dragone; La preghiera di Manasse; Susanna; Il cantico dei tre giovani, eccetera).
Vi riporto alcune informazioni tratte dalla Bibbia Nuova Riveduta 2006, nella sezione appendici e approfondimenti, pagine 1574-1578.
Una delle prime edizioni bibliche (a stampa) comparse in Italia è d'una Bibbia ebraica, stampata nel 1488 in provincia di Cremona. La Bibbia più usata nel nostro Paese fino al sedicesimo secolo fu naturalmente la Vulgata, cioè i testi originali delle scritture (in lingua ebraica e greca) tradotti in latino da Girolamo, intorno al quinto secolo d.Cristo. E' completamente in latino.
Le prime versioni pubblicate in Italia d'una Bibbia non più solo in latino ma in lingua 'volgare', cioè quella parlata da tutti, compaiono a partire dal tredicesimo secolo d.C. ma non si tratta mai delle Scritture complete, solo traduzioni libere di qualche libro qua e là. Una Bibbia intera in lingua italiana compare nel 1417 (a Venezia) tradotta dal monaco camaldolese Nicolò Malermi.
C'è poi nel 1530 un'altra Bibbia completa, tutta in italiano (anzi toscano), pubblicata dall'umanista toscano Antonio Brucioli. In quei decenni ne compaiono altre, fra cui quella bilingue (italiano-francese) a cura del valdese Giovan Luigi Pascale. Fu pubblicata in Svizzera nel 1555 ed introdusse per la prima volta in lingua italiana la suddivisione del testo bibilico in versetti numerati e capitoli (suddivisione introdotta dall'edizione francese di Robert Estienne del 1551).
Alcune fra le versioni della Bibbia principalmente diffuse oggi nel panorama italiano sono, per quanto riguarda le Chiese evangeliche, protestanti ed affini: la Diodati (tradotta nel 1607 dal protestante Giovanni Diodati), la Nuova Diodati (una revisione della precedente) e la Riveduta (pubblicata per la prima volta nel 1924). Le versioni commissionate da parte cattolica sono state moltissime nei secoli. Citiamo le traduzioni di: Antonio Martini (abate, pubblicò una Bibbia da lui curata fra il 1769 e il 1781); A. Mercati (edizioni Fiorentina, 1929); E. Tintori (ed. Paoline, 1931); G. Ricciotti (1939-1940 ed. Salani); A. Vaccari (1958, ed. Salani); F. Nardoni (1960, ed. Fiorentina); E. Galbiati - A. Penna - P. Rossano (UTET, 1964). Nel 1968 fu publicata dalla Mondadori la Bibbia Concordata (ri-edita più volte, anche in tempi recenti) tradotta da studiosi cattolici, ortodossi, protestanti ed ebrei.
Nel 1971 esce la Versione CEI, cioè della Conferenza Episcopale Italiana, che diviene immediatamente (e resta) il testo biblico ufficiale adottato dalla Chiesa Cattolica Romana. Lo stesso testo di quest'ultima versione, con leggere variazioni, vien usato anche in altre edizioni della Bibbia edite in anni successivi fra cui la Bibbia di Gerusalemme (1974) e la Bibbia TOB (1976, ed. Elledici).
Nel 1985 esce 'La Bibbia in lingua corrente' (chiamata anche TILC: Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente) prodotta in collaborazione fra cattolici e protestanti; ve ne sono nuove edizioni ogni pochi anni e si distingue dalle altre proprio per il linguaggio il più possibile "d'uso comune" con cui rende i vari libri delle Scritture.
Zazel- Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 28.11.10
Età : 45
Località : Veneto
Re: Il Libro....sondaggio!
Dipende dall'uso e dai momenti.
Per godere a volte della poesia e dell linguaggio biblico, quella di Gerusalemme; per meglio comprendere e far comprendere, quella interconfessionale.
Per godere a volte della poesia e dell linguaggio biblico, quella di Gerusalemme; per meglio comprendere e far comprendere, quella interconfessionale.
anita- Messaggi : 834
Data d'iscrizione : 20.01.10
Età : 52
Località : bergamo
Re: Il Libro....sondaggio!
freedom ha scritto:Non arrabbiatevi per la mia ignoranza ma.. quante versioni ne esisterebbero?
freedom sei una grande donna!!! io me lo chiedo da un intero pomeriggio senza avere il coraggio di postare.
io conosco: quella a fumetti, quella di gerusalemme e quella della CEI.
ma forse la nostra amica intende qualcosa che mi sfugge
piccolaluce- Messaggi : 698
Data d'iscrizione : 03.04.10
Età : 42
Località : sicilia
Re: Il Libro....sondaggio!
Non arrabbiatevi per la mia ignoranza ma.. quante versioni ne esisterebbero?
freedom- Messaggi : 227
Data d'iscrizione : 03.01.10
Località : Genova
Il Libro....sondaggio!
Sondaggio....quale versione della Bibbia è la vostra preferita.....?
*Devadasi*- Messaggi : 39
Data d'iscrizione : 29.10.10
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