l'omosessualità come un insulto
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Re: l'omosessualità come un insulto
Cinzia, questo ragazzo è di Torino. Sono contenta di sapere che questo venga fatto anch a Milano, perché mi sembra utilissimo
Mery- Messaggi : 66
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Re: l'omosessualità come un insulto
uno dei responsabili del gruppo la fonte e` non solo scout ma formatore dei capi, ha fatto coming out e continua attivamente la sua attivita` nel movimento. con intelligenza e discrezione sta facendo un lavoro di informazione a mio avviso mirabile all'interno del mondo scout. c'e` da dire che appunto non lo hanno buttato fuori quindi evidentemente c'e` dell'intelligenza nelle persone.
anche a me sarebbe piaciuto essere scout ma certo da adolescente avrei avuto tanti problemi a stare nel gruppo, ci starei meglio ora in eta` di autocoscienza lesbica....
anche a me sarebbe piaciuto essere scout ma certo da adolescente avrei avuto tanti problemi a stare nel gruppo, ci starei meglio ora in eta` di autocoscienza lesbica....
cinzia- Messaggi : 1255
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Località : milano
Re: l'omosessualità come un insulto
Cinzia hai detto una parola per me magica: "scout"...
Lo sono dall'età di 12 anni... da due anni però non svolgo più alcun servizio.
La mia associazione però (non è l'agesci) è stata meno accogliente: l'ultimo caso che ricordi si è concluso con un allontanamento del ragazzo che ha fatto il suo outing da ogni servizio educativo :-(
Per quanto mi riguarda non ho mai reso nota la mia situazione, perché prima ancora che la vicenda di cui sopra avvenisse, avevo immaginato che la cosa avrebbe messo in difficoltà diverse persone (responsabili associativi ed ecclesiastici, probabilmente i genitori...) e per me non era vitale che si sapesse di me.
Comunque apprezzo molto quel gruppo scout che vi ha invitati e che ha mostrato una grande apertura e lungimiranza: queste sono le cose che danno fiducia.
Lo sono dall'età di 12 anni... da due anni però non svolgo più alcun servizio.
La mia associazione però (non è l'agesci) è stata meno accogliente: l'ultimo caso che ricordi si è concluso con un allontanamento del ragazzo che ha fatto il suo outing da ogni servizio educativo :-(
Per quanto mi riguarda non ho mai reso nota la mia situazione, perché prima ancora che la vicenda di cui sopra avvenisse, avevo immaginato che la cosa avrebbe messo in difficoltà diverse persone (responsabili associativi ed ecclesiastici, probabilmente i genitori...) e per me non era vitale che si sapesse di me.
Comunque apprezzo molto quel gruppo scout che vi ha invitati e che ha mostrato una grande apertura e lungimiranza: queste sono le cose che danno fiducia.
anita- Messaggi : 834
Data d'iscrizione : 20.01.10
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Località : bergamo
Re: l'omosessualità come un insulto
interessante, quel ragazzo forse e` della Fonte e abita a Milano? C'e` infatti un amico che viene al Gruppo che fa l'educatore e gestisce proprio incontri nelle scuole in collaborazione con l'Arcigay.
A parte cio`, a proposito di questo ho vissuto recentemente un'esperienza interessante con gli scout dell'agesci, due gruppi di MI i cui formatori hanno voluto incontrarci per avere da noi suggerimenti su come gestire la presenza eventuale di un ragazzo o una ragazza omosessuale all'interno dei loro gruppo. Ci hanno accolti molto bene, ci hanno fatto un sacco di domande, credo che per loro scoprire che siamo NORMALI che abbiamo una vita affettiva ricca e condivisibile e che siamo persone alla ricerca di una realizzazione vera nella vita, come loro, sia stata una rivelazione. Mi stupisco ogni volta di come le persone abbiamo un'immagine completamete falsa delle persone omosessuali, fondamentalmente non sanno quasi nulla, e quel poco lo sanno male.
perdonate la banalita` del commento, ma non riesco a non stupirmi ogni volta
A parte cio`, a proposito di questo ho vissuto recentemente un'esperienza interessante con gli scout dell'agesci, due gruppi di MI i cui formatori hanno voluto incontrarci per avere da noi suggerimenti su come gestire la presenza eventuale di un ragazzo o una ragazza omosessuale all'interno dei loro gruppo. Ci hanno accolti molto bene, ci hanno fatto un sacco di domande, credo che per loro scoprire che siamo NORMALI che abbiamo una vita affettiva ricca e condivisibile e che siamo persone alla ricerca di una realizzazione vera nella vita, come loro, sia stata una rivelazione. Mi stupisco ogni volta di come le persone abbiamo un'immagine completamete falsa delle persone omosessuali, fondamentalmente non sanno quasi nulla, e quel poco lo sanno male.
perdonate la banalita` del commento, ma non riesco a non stupirmi ogni volta
cinzia- Messaggi : 1255
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Età : 54
Località : milano
Re: l'omosessualità come un insulto
Questo ragazzo parlava di medie e superiori... In effetti a quell'età più che rispondere come hai fatto tu, non saprei che spiegazioni si possano dare...
Mery- Messaggi : 66
Data d'iscrizione : 11.01.10
Località : Torino
Re: l'omosessualità come un insulto
Grazie Mery.
Si mi sembra una cosa bella e utile... ma dubito che sia applicabile nel mio contesto. Parliamo di ragazzini che hanno al max 10 anni.
Non credo che sappiano nemmeno cosa sia un orientamento sessuale. Credo che siano in quella fase in cui usi le parole dei grandi, ma non ne conosci il senso.
Comunque... chissà che queste persone non abbiano anche lavorato con bambini così piccoli. Mi informerò.
Si mi sembra una cosa bella e utile... ma dubito che sia applicabile nel mio contesto. Parliamo di ragazzini che hanno al max 10 anni.
Non credo che sappiano nemmeno cosa sia un orientamento sessuale. Credo che siano in quella fase in cui usi le parole dei grandi, ma non ne conosci il senso.
Comunque... chissà che queste persone non abbiano anche lavorato con bambini così piccoli. Mi informerò.
anita- Messaggi : 834
Data d'iscrizione : 20.01.10
Età : 52
Località : bergamo
Re: l'omosessualità come un insulto
Ciao Anita!
Circa un mese fa ho partecipato a una conferenza che parlava di "omosessualità e psicologia". In particolare si concentrava sulle teorie psicologiche riparative, sui loro esiti e danni eventuali.
Comunque, un ragazzo gay ha fatto un intervento raccontando che lui, in compagnia generalmente di una ragazza lesbica, vanno nelle scuole a parlare di omosessualità. Raccontava che molto spesso i ragazzi dicono che nella loro scuola di gay ce ne sono uno o due e come tali indicano ragazzi più educati, più timidi, che a quell'età sono considerati un po' "sfigati", senza avere minimamente idea del fatto che siano o no effettivamente gay, ed in questo senso usano la parola gay come un insulto. Non solo: dice che fanno fatica a credere che lui sia gay perché è un tipo sportivo, un tipo "felpa e jeans", e citano come esempio di gay personaggi televisivi da Grande Fratello & co. Naturalmente nella loro scuola lesbiche non ce ne sono mai...
In quel momento ho pensato che quello che fanno questi ragazzi è utilissimo perché alla parola "omosessuale" si associ l'unico significato che ha, quello dell'orientamento sessuale, a prescindere da altre caratteristiche che la persona può o meno avere (timidezza, gentilezza, gusti particolari nel vestire...). Non so se sia una cosa realizzabile nel tuo contesto, ma mi è sembrato davvero efficace far parlare dei volontari gay e lesbiche di sè per sfatare molti pregiudizi..
Circa un mese fa ho partecipato a una conferenza che parlava di "omosessualità e psicologia". In particolare si concentrava sulle teorie psicologiche riparative, sui loro esiti e danni eventuali.
Comunque, un ragazzo gay ha fatto un intervento raccontando che lui, in compagnia generalmente di una ragazza lesbica, vanno nelle scuole a parlare di omosessualità. Raccontava che molto spesso i ragazzi dicono che nella loro scuola di gay ce ne sono uno o due e come tali indicano ragazzi più educati, più timidi, che a quell'età sono considerati un po' "sfigati", senza avere minimamente idea del fatto che siano o no effettivamente gay, ed in questo senso usano la parola gay come un insulto. Non solo: dice che fanno fatica a credere che lui sia gay perché è un tipo sportivo, un tipo "felpa e jeans", e citano come esempio di gay personaggi televisivi da Grande Fratello & co. Naturalmente nella loro scuola lesbiche non ce ne sono mai...
In quel momento ho pensato che quello che fanno questi ragazzi è utilissimo perché alla parola "omosessuale" si associ l'unico significato che ha, quello dell'orientamento sessuale, a prescindere da altre caratteristiche che la persona può o meno avere (timidezza, gentilezza, gusti particolari nel vestire...). Non so se sia una cosa realizzabile nel tuo contesto, ma mi è sembrato davvero efficace far parlare dei volontari gay e lesbiche di sè per sfatare molti pregiudizi..
Mery- Messaggi : 66
Data d'iscrizione : 11.01.10
Località : Torino
Re: l'omosessualità come un insulto
Quando ho conoscuto la mia compagna avevo ancora il fidanzato.. eravamo molto amiche, lei si era resa conto di qualcosa dentro di me e mi stuzzicava.. io ero attratta da lei e sentivo che il mio "volerle bene" era diverso da quello che avevo provato per altre mie care amiche, ma reprimevo la cosa. Poi una sera è successo un fatto: eravamo in stazione, io dovevo prendere il treno ma era ancora presto, e lei ancora mi provocava. Non ricordo il susseguirsi preciso degli eventi, so che devo averle detto qualcosa sul mio affetto per lei, aggiungendo però - quasi come battuta - l'espressione "Però non pensare male".
E lei giustamente mi disse: "Perché scusa, anche se fosse, cosa ci sarebbe di MALE?"
Io provai ad arrampicarmi sugli specchi, dicendo che il mio concetto di "male" era il doppio senso che si poteva dare alle mie parole, e non il "male" del fatto che eravamo due donne. Ma dentro di me avevo capito che il "male" era entrambe le cose, e non sapevo come uscirne. Alla fine è arrivato il treno, sono corsa via e ho pianto per tutto il viaggio.
Un paio di settimane dopo, ci siamo baciate per la prima volta.
E lei giustamente mi disse: "Perché scusa, anche se fosse, cosa ci sarebbe di MALE?"
Io provai ad arrampicarmi sugli specchi, dicendo che il mio concetto di "male" era il doppio senso che si poteva dare alle mie parole, e non il "male" del fatto che eravamo due donne. Ma dentro di me avevo capito che il "male" era entrambe le cose, e non sapevo come uscirne. Alla fine è arrivato il treno, sono corsa via e ho pianto per tutto il viaggio.
Un paio di settimane dopo, ci siamo baciate per la prima volta.
freedom- Messaggi : 227
Data d'iscrizione : 03.01.10
Località : Genova
Re: l'omosessualità come un insulto
Grazie Betty.
Una conclusione/speranza alla quale soono giunta è che l'argomento omosessualità non può essere più preso sotto gamba. Anche nei programmi di educazione sessuale questo tema andrebbe assolutamente affrontato con serietà.
Mi verrebbe anche da pensare che potrebbe essere argomento di un percorso di "educazione alla differenza"... ovviamente solo per educatori audaci.
Qui però mi sorge la grande questine del sentirisi "diversi"...
Una conclusione/speranza alla quale soono giunta è che l'argomento omosessualità non può essere più preso sotto gamba. Anche nei programmi di educazione sessuale questo tema andrebbe assolutamente affrontato con serietà.
Mi verrebbe anche da pensare che potrebbe essere argomento di un percorso di "educazione alla differenza"... ovviamente solo per educatori audaci.
Qui però mi sorge la grande questine del sentirisi "diversi"...
anita- Messaggi : 834
Data d'iscrizione : 20.01.10
Età : 52
Località : bergamo
Re: l'omosessualità come un insulto
ciao Anita,
la risposta che hai dato secondo me è stata molto esplicativa senza essere troppo esplicita, considerando l'età dei ragazzi trattare l'argomento dell'orientamento o scelta sessuale non è per niente facile.
A me è capitato il contrario, ma l'età dei "bamini" era diversa, sono venuti da me chiedendomi se si potevano sposare due uomini, io e la mia collega ci siamo guardate e una bambina tutta tranquilla ha detto, si può basta andare in Spagna e se ne sono andati senza chiedere altro.
Per i ragazzi di 10 anni parlare di sesso è come voler essere trasgressivi o usare termini legati ad esso è sentirsi grandi.
Purtroppo usare le "parole" come insulto oggi è diventato la norma, basti pensare al termine che viene usato al nord per indicare i meridionali, oppure la persone di colore,o addirittura chi frequenta la Chiesa gli esempi potrebbero essere quasi infiniti. Secondo me ci sentiamo più o meno "toccati" a seconda di quando ci sentiamo coinvolti personalmente.
Consigli non ne non ho ci sono ricette preconfezionate, posso solamente aggiungere che la semplicità e serenità, unite al buon senso che hai dimostrato sono le risposte migliori.
ciao spero di essere stata d'aiuto.
la risposta che hai dato secondo me è stata molto esplicativa senza essere troppo esplicita, considerando l'età dei ragazzi trattare l'argomento dell'orientamento o scelta sessuale non è per niente facile.
A me è capitato il contrario, ma l'età dei "bamini" era diversa, sono venuti da me chiedendomi se si potevano sposare due uomini, io e la mia collega ci siamo guardate e una bambina tutta tranquilla ha detto, si può basta andare in Spagna e se ne sono andati senza chiedere altro.
Per i ragazzi di 10 anni parlare di sesso è come voler essere trasgressivi o usare termini legati ad esso è sentirsi grandi.
Purtroppo usare le "parole" come insulto oggi è diventato la norma, basti pensare al termine che viene usato al nord per indicare i meridionali, oppure la persone di colore,o addirittura chi frequenta la Chiesa gli esempi potrebbero essere quasi infiniti. Secondo me ci sentiamo più o meno "toccati" a seconda di quando ci sentiamo coinvolti personalmente.
Consigli non ne non ho ci sono ricette preconfezionate, posso solamente aggiungere che la semplicità e serenità, unite al buon senso che hai dimostrato sono le risposte migliori.
ciao spero di essere stata d'aiuto.
Betty- Messaggi : 446
Data d'iscrizione : 23.01.10
l'omosessualità come un insulto
Vorrei sentire il vostro parere e magari dei suggerimenti d'intervento.
Come ho detto altrove, sono un'educatrice.
Recentemente mi è capitato più volte di sentire ragazzini/e di 10 anni "insultarsi" tra loro con gli appellativi di "gay" o "lesbica".
Puntualmente l'insultato/a viene da me, a volte anche in lacrime, a dirmi: "mi ha detto che sono g/l!"
La prima volta sono stata colta davvero alla sprovvista e non sapevo cosa dire... poi dopo averci pensato un attimo ho detto al bambino in lacrime:
"è vero? tu sei g/l?"
ovviamente: "NOOOOOOOO"
"Allora il tuo compagno ha detto una bugia. Ecco tutto quello che è successo e per cui posso rimproverarlo".
E poi ho provato con due parole a dirgli che gay e lesbica non sono parole di insulto, sono delle caratteristiche delle persone
"come se lui ti dicesse sei biondo e invece tu sei castano. Lui ha detto una cosa non vera, ma tu non hai motivo per sentirti offeso".
Ecco, ho sicuramente improvvisato, quindi non so se sono stata abbastanza convincente. Di certo mi ha stupito molto che già così giovani usassero certe parole per "colpirsi". Nono voglio dire "che ai miei tempi non accadeva...", perché significherebbe andare troppo indietro :-)... anzi mi sembra che questo fenomeno sia proprio piuttosto recente. Io sto con i giovani da oltre 16 anni ed è la prima volta che mi succede.
Avete esperienze simili?
Come ho detto altrove, sono un'educatrice.
Recentemente mi è capitato più volte di sentire ragazzini/e di 10 anni "insultarsi" tra loro con gli appellativi di "gay" o "lesbica".
Puntualmente l'insultato/a viene da me, a volte anche in lacrime, a dirmi: "mi ha detto che sono g/l!"
La prima volta sono stata colta davvero alla sprovvista e non sapevo cosa dire... poi dopo averci pensato un attimo ho detto al bambino in lacrime:
"è vero? tu sei g/l?"
ovviamente: "NOOOOOOOO"
"Allora il tuo compagno ha detto una bugia. Ecco tutto quello che è successo e per cui posso rimproverarlo".
E poi ho provato con due parole a dirgli che gay e lesbica non sono parole di insulto, sono delle caratteristiche delle persone
"come se lui ti dicesse sei biondo e invece tu sei castano. Lui ha detto una cosa non vera, ma tu non hai motivo per sentirti offeso".
Ecco, ho sicuramente improvvisato, quindi non so se sono stata abbastanza convincente. Di certo mi ha stupito molto che già così giovani usassero certe parole per "colpirsi". Nono voglio dire "che ai miei tempi non accadeva...", perché significherebbe andare troppo indietro :-)... anzi mi sembra che questo fenomeno sia proprio piuttosto recente. Io sto con i giovani da oltre 16 anni ed è la prima volta che mi succede.
Avete esperienze simili?
anita- Messaggi : 834
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