I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
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Betty
SHANTI
Rosa_delleAlpi
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Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
in che senso? che facevi ginnastica oculare con le note?
cinzia- Messaggi : 1255
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Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
ok ok terrò conto del consiglio, lo sento nominare da una vita... ci sarà un motivo!!!
Per me un libro illuminante è stato "l'autobiografia di uno yogi" di yogananda. L'unico libro in cui mi sono entusiasmata anche per le note scritte in piccolo.
Per me un libro illuminante è stato "l'autobiografia di uno yogi" di yogananda. L'unico libro in cui mi sono entusiasmata anche per le note scritte in piccolo.
peanut- Messaggi : 474
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re
cinzia ha scritto:libro che rileggo periodicamente e che porrei a cavallo tra narrativa e saggistica: lo zen e l'arte della manutenzione della motociclessa di Pirsig.
Un libro che consiglio, soprattutto a Peanut credo che lo troverebbe utile (posto che arrivi a finirlo... ...), e che Shanti dovrebbe conoscere.
me lo ha dato anni fa mio zio allora 75enne consigliandomelo vivamente, aveva ragione
ottimo consiglio Cinzia sicuramente la filosofia zen potrebbe essere utile alla nostra Peanut .
Certo che lo conosco anche se la filosofia Zen non è la mia preferita
SHANTI- Messaggi : 878
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Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
libro che rileggo periodicamente e che porrei a cavallo tra narrativa e saggistica: lo zen e l'arte della manutenzione della motociclessa di Pirsig.
Un libro che consiglio, soprattutto a Peanut credo che lo troverebbe utile (posto che arrivi a finirlo... ...), e che Shanti dovrebbe conoscere.
me lo ha dato anni fa mio zio allora 75enne consigliandomelo vivamente, aveva ragione
Un libro che consiglio, soprattutto a Peanut credo che lo troverebbe utile (posto che arrivi a finirlo... ...), e che Shanti dovrebbe conoscere.
me lo ha dato anni fa mio zio allora 75enne consigliandomelo vivamente, aveva ragione
cinzia- Messaggi : 1255
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Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
aria ha scritto:
Aggiungo Monte Cinque di Cohelo e Parlami d'amore di Quoist
Aria
Ah sì, "parlami d'amore" lo quoto proprio
anita- Messaggi : 834
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Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
anita ha scritto:Betty ha scritto: il libro che più di tutti mi ha commosso è stato e rimane Piedi di cerva sulle alte vette di Hanna Hurnard. E’ una lettura spirituale intensa, descrive il viaggio dell’anima a Dio, in un racconto allegorico-simbolico che ha come filo conduttore il “cantico dei cantici”.
Un libro che io "spaccio", proprio nel senso che lo regalo vlentieri, lo consiglio, lo leggo e rileggo è "L'uomo che piantava gli alberi" della Salani.
Un piccolo libro da cui hanno poi fatto anche un cortometraggio animato. Il tema è quello ecologico, ma contiene diversi altri spunti di riflessione.
Condivido con entrambe, bellisssssssssimi...
Aggiungo Monte Cinque di Cohelo e Parlami d'amore di Quoist
Aria
aria- Messaggi : 496
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Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
Betty ha scritto:"piedi di cerva" richiede una lettura attenta e profonda, anche se scritto in forma poetica e scorrevole. Racconta la storia di una ragazza di nome "Timorosa" che decide dopo mille paure di intraprendere il viaggio per andare dal suo amato. Il tutto raccontato usando nomi simbolici ed eventi allegorici come...la famiglia dei codardi, oppure la valle della desolazione....
ho cercato sul catalogo delle biblioteche del mio comune ma purtroppo qui non c'è..
comunque mi sa di sì, può ricordare il viaggio del pellegrino
il titolo originale è "The Pilgrim's Progress from This World to That Which Is to Come" (ho provato a leggerlo ma l'inglese del 1600 è troppo difficile per me, però un po'lo conosco perchè era il "libro-guida" delle sorelle march): il protagonista, chiamato genericamente Cristiano, deve compiere un viaggio dalla città della distruzione (il mondo) alla città celeste (il paradiso).
anche lì i momenti difficili da affrontare sono indicati con nomi di luoghi allegorici (la palude dello sconforto, la valle della salvezza, la collina della difficoltà..), che ha ripreso la alcott anche all'interno di piccole donne.
comunque è il libro che huck finn (quando si trova a casa della famiglia in faida) descrive come "la storia di uno che se ne è andato di casa e non si capisce perchè"
Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
ciao Rosa d. A, non conosco "viaggio del pellegrino", non posso fare una comparazione..... "piedi di cerva" richiede una lettura attenta e profonda, anche se scritto in forma poetica e scorrevole. Racconta la storia di una ragazza di nome "Timorosa" che decide dopo mille paure di intraprendere il viaggio per andare dal suo amato. Il tutto raccontato usando nomi simbolici ed eventi allegorici come...la famiglia dei codardi, oppure la valle della desolazione....
decisamente simpatico ma impegnativo....
p.s. Anituzza cara hai ragione è un pò datato mi è stato regalato nel lontano 1989..circa.... anno più anno meno ha le pagine ingiallite non solo perchè usurato....
decisamente simpatico ma impegnativo....
p.s. Anituzza cara hai ragione è un pò datato mi è stato regalato nel lontano 1989..circa.... anno più anno meno ha le pagine ingiallite non solo perchè usurato....
Betty- Messaggi : 446
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Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
Betty ha scritto: il libro che più di tutti mi ha commosso è stato e rimane Piedi di cerva sulle alte vette di Hanna Hurnard. E’ una lettura spirituale intensa, descrive il viaggio dell’anima a Dio, in un racconto allegorico-simbolico che ha come filo conduttore il “cantico dei cantici”.
Mamma mia Betty! Credo di averlo letto a 16 anni. Sì davvero bello e poetico, chissà se c'è ancora in commercio.
Un libro che io "spaccio", proprio nel senso che lo regalo vlentieri, lo consiglio, lo leggo e rileggo è "L'uomo che piantava gli alberi" della Salani.
Un piccolo libro da cui hanno poi fatto anche un cortometraggio animato. Il tema è quello ecologico, ma contiene diversi altri spunti di riflessione.
anita- Messaggi : 834
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Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
Betty ha scritto:il libro che più di tutti mi ha commosso è stato e rimane Piedi di cerva sulle alte vette di Hanna Hurnard. E’ una lettura spirituale intensa, descrive il viaggio dell’anima a Dio, in un racconto allegorico-simbolico che ha come filo conduttore il “cantico dei cantici”.
non l'avevo mai sentito, suona bello è tipo una versione moderna del viaggio del pellegrino di bunyan?
Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
SHANTI ha scritto:
Comunque un libro che adoro è Messaggio per un'aquila che si crede un pollo. Sarà perchè da quando l'ho letto non mi dimentico che sono un'aquila e posso volare in alto nel cielo
l'ho letto l'anno scorso e mi è piaciuto molto, ma a me la traduzione italiana del titolo non è piaciuta troppo (avrei trovato più efficace una traduzione letterale del titolo originale, consapevolezza).
mi piace il modo diretto in cui de mello trasmette quello che vuole dire, moltissimi passi di quel libro (e del successivo) sono finiti sul mio "quaderno-guida" (dove trascrivo citazioni, passaggi di libri, poesie e preghiere che potrebbe essermi utile rileggere in futuro).
Re: I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
Osho e Cohelo, li ho letti ma preferisco Tagore, Herman Hesse (anche se si discosta come genere dai precedenti), il libro che più di tutti mi ha commosso è stato e rimane Piedi di cerva sulle alte vette di Hanna Hurnard. E’ una lettura spirituale intensa, descrive il viaggio dell’anima a Dio, in un racconto allegorico-simbolico che ha come filo conduttore il “cantico dei cantici”.
Betty- Messaggi : 446
Data d'iscrizione : 23.01.10
re
Paulo Cohelo, Osho, Anthony de Mello, Steiner....
Ma mi sa che qui sono in pochi ad averli letti ))
Molti altri ancora ma se continuo e ti dico Omraam Mikhaël Aïvanhov mi sa che nn sai chi è.
Comunque un libro che adoro è Messaggio per un'aquila che si crede un pollo. Sarà perchè da quando l'ho letto non mi dimentico che sono un'aquila e posso volare in alto nel cielo
Ma mi sa che qui sono in pochi ad averli letti ))
Molti altri ancora ma se continuo e ti dico Omraam Mikhaël Aïvanhov mi sa che nn sai chi è.
Comunque un libro che adoro è Messaggio per un'aquila che si crede un pollo. Sarà perchè da quando l'ho letto non mi dimentico che sono un'aquila e posso volare in alto nel cielo
SHANTI- Messaggi : 878
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I nostri libri-guida (parte seconda: saggistica)
Mi mantengo sulla traccia di questo topic.
Credo che un po'tutti, nella nostra biblioteca, abbiamo alcuni libri che sono stati fondamentali nel nostro percorso di crescita, e che conserviamo con cura, rileggendoli spesso, magari sottolineandone alcuni passaggi. Io li ho soprannominati i miei “libri guida”, opere a cui guardo come ad amici fidati, che sfoglio nei momenti di indecisione o sconforto, che mi aiutano a trovare coraggio o consolazione quando ne ho bisogno.
Se vi va, vorrei proporvi di condividere le vostre opinioni sui libri che sono stati importanti per voi (in questa seconda parte, propongo di parlare di tutto ciò che non è narrativa).
Per quel che riguarda me...
***************************************************************************
How to Stop Worrying and Start Living (che nella traduzione italiana è diventato “Come vincere lo stress e iniziare a vivere”), di Dale Carnegie
Non so sinceramente come descriverlo in poche righe: ho una totale ammirazione per il modo di scrivere dell'autore, per le idee che trasmette, per l'efficacia con cui le espone, e per la sua personalità equilibrata e positiva che traspare da ogni riga che scrive. Provo a riunire insieme alcuni punti chiave.
Nell'introduzione, Carnegie avvisa subito i suoi lettori che non ha nulla di nuovo da dirci, ma che vuole ricordarci, anche attraverso esempi concreti, delle verità che spesso tendiamo a dimenticare. Nei vari capitoli parla, di volta in volta:
di come vivere in “compartimenti stagni di un giorno” (chiudendo fuori il passato e il futuro),
di come cooperare con l'inevitabile,
del fatto che sono i nostri stessi pensieri a fare la nostra vita (e a determinare la nostra felicità),
di come sia necessario per la nostra pace interiore abbandonare ogni risentimento,
dell'essere se stessi (“l'invidia è ignoranza, l'imitazione è suicidio”),
di come non farsi turbare dalle critiche ingiuste (“le critiche ingiuste sono spesso un complimento nascosto”)
di come sviluppare, sul lavoro, alcune abitudini che aiutino a vivere più serenamente.
Per mantenermi in tema rispetto al forum, vorrei citare alcuni passaggi del capitolo “Come i miei genitori hanno sconfitto la preoccupazione” (scusate la traduzione un po' sommaria: non riesco a trovare la copia in italiano del libro, mi sa che l'ha messa via mia mamma ):
“Sostengo forse, ora, di conoscere le risposte a tutte queste domande? No. Nessun uomo è mai stato capace di spiegare il mistero dell'universo – il mistero della vita. Siamo circondati da misteri. Il funzionamento del tuo corpo è un profondo mistero. E lo è anche l'elettricità nella tua casa. Così come il fiore che cresce nella crepa del muro. Così come l'erba verde fuori dalla finestra. […] Il fatto che non comprendiamo totalmente i misteri dei nostri corpi, o dell'elettricità, o di un motore a gas, non ci impedisce di utilizzarli e di essere contenti della loro esistenza. Il fatto che io non capisco i misteri della preghiera e della religione non mi impedisce più di rallegrarmi della vita più ricca e felice che porta la religione. Alla fine, comprendo la saggezza delle parole di Santayana: 'l'uomo non è fatto per comprendere la vita, ma per viverla'.
Sono tornato... – stavo per dire che sono tornato indietro, verso la religione, ma non sarebbe corretto. Sono andato avanti, verso un nuovo concetto di religione. Non mi interessano più le differenze di credo che dividono le chiese. Ma mi interessa moltissimo quello che la religione può fare per me, così come mi interessa quello che l'elettricità, il buon cibo o l'acqua fanno per me. Ma la religione fa molto di più. […] Mi dà fede, speranza e coraggio. Bandisce le mie tensioni, ansie, paure e preoccupazioni. Dà un senso alla mia vita – e una direzione. […] Francis Bacon aveva ragione quando ha scritto, più di tre secoli fa: 'un po'di filosofia inclina la mente umana verso l'ateismo, ma una filosofia più approfondita riporta la mente umana alla religione'. […]
Ho intervistato Henry Ford pochi anni prima della sua morte. […] Quando gli ho chiesto se si è mai preoccupato, ha risposto: “No. Credo che Dio gestisca le cose, e che non abbia bisogno di consigli da parte mia. Con Dio che si occupa di tutto, sono certo che ogni cosa finirà per andare per il meglio. Quindi perchè preoccuparsi?”
Mi fermo qui altrimenti copio giù tutto il libro... già ho scritto un papiro
***************************************************************************
Oltre a questo, potrei citare diversi libri di V. Albisetti e di G. C. Giacobbe.
Il primo è cristiano e scrive per le Paoline, ed i suoi libri sono in buona parte incentrati sull'obiettivo della riduzione della nevrosi, del vivere con consapevolezza e dell'assumersi personalmente la responsabilità della propria felicità (cosa su cui personalmente sto lavorando, ma che non posso dire di aver imparato).
Il secondo ha scritto una serie di libri in cui illustra l'evoluzione della personalità umana attraverso tre fasi (bambino, adulto, genitore – intendendo genitore dal punto di vista psichico, non biologico), e spiega come, per essere persone complete e felici, sia necessario aver sviluppato tutte e tre le personalità.
Credo che un po'tutti, nella nostra biblioteca, abbiamo alcuni libri che sono stati fondamentali nel nostro percorso di crescita, e che conserviamo con cura, rileggendoli spesso, magari sottolineandone alcuni passaggi. Io li ho soprannominati i miei “libri guida”, opere a cui guardo come ad amici fidati, che sfoglio nei momenti di indecisione o sconforto, che mi aiutano a trovare coraggio o consolazione quando ne ho bisogno.
Se vi va, vorrei proporvi di condividere le vostre opinioni sui libri che sono stati importanti per voi (in questa seconda parte, propongo di parlare di tutto ciò che non è narrativa).
Per quel che riguarda me...
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How to Stop Worrying and Start Living (che nella traduzione italiana è diventato “Come vincere lo stress e iniziare a vivere”), di Dale Carnegie
Non so sinceramente come descriverlo in poche righe: ho una totale ammirazione per il modo di scrivere dell'autore, per le idee che trasmette, per l'efficacia con cui le espone, e per la sua personalità equilibrata e positiva che traspare da ogni riga che scrive. Provo a riunire insieme alcuni punti chiave.
Nell'introduzione, Carnegie avvisa subito i suoi lettori che non ha nulla di nuovo da dirci, ma che vuole ricordarci, anche attraverso esempi concreti, delle verità che spesso tendiamo a dimenticare. Nei vari capitoli parla, di volta in volta:
di come vivere in “compartimenti stagni di un giorno” (chiudendo fuori il passato e il futuro),
di come cooperare con l'inevitabile,
del fatto che sono i nostri stessi pensieri a fare la nostra vita (e a determinare la nostra felicità),
di come sia necessario per la nostra pace interiore abbandonare ogni risentimento,
dell'essere se stessi (“l'invidia è ignoranza, l'imitazione è suicidio”),
di come non farsi turbare dalle critiche ingiuste (“le critiche ingiuste sono spesso un complimento nascosto”)
di come sviluppare, sul lavoro, alcune abitudini che aiutino a vivere più serenamente.
Per mantenermi in tema rispetto al forum, vorrei citare alcuni passaggi del capitolo “Come i miei genitori hanno sconfitto la preoccupazione” (scusate la traduzione un po' sommaria: non riesco a trovare la copia in italiano del libro, mi sa che l'ha messa via mia mamma ):
“Sostengo forse, ora, di conoscere le risposte a tutte queste domande? No. Nessun uomo è mai stato capace di spiegare il mistero dell'universo – il mistero della vita. Siamo circondati da misteri. Il funzionamento del tuo corpo è un profondo mistero. E lo è anche l'elettricità nella tua casa. Così come il fiore che cresce nella crepa del muro. Così come l'erba verde fuori dalla finestra. […] Il fatto che non comprendiamo totalmente i misteri dei nostri corpi, o dell'elettricità, o di un motore a gas, non ci impedisce di utilizzarli e di essere contenti della loro esistenza. Il fatto che io non capisco i misteri della preghiera e della religione non mi impedisce più di rallegrarmi della vita più ricca e felice che porta la religione. Alla fine, comprendo la saggezza delle parole di Santayana: 'l'uomo non è fatto per comprendere la vita, ma per viverla'.
Sono tornato... – stavo per dire che sono tornato indietro, verso la religione, ma non sarebbe corretto. Sono andato avanti, verso un nuovo concetto di religione. Non mi interessano più le differenze di credo che dividono le chiese. Ma mi interessa moltissimo quello che la religione può fare per me, così come mi interessa quello che l'elettricità, il buon cibo o l'acqua fanno per me. Ma la religione fa molto di più. […] Mi dà fede, speranza e coraggio. Bandisce le mie tensioni, ansie, paure e preoccupazioni. Dà un senso alla mia vita – e una direzione. […] Francis Bacon aveva ragione quando ha scritto, più di tre secoli fa: 'un po'di filosofia inclina la mente umana verso l'ateismo, ma una filosofia più approfondita riporta la mente umana alla religione'. […]
Ho intervistato Henry Ford pochi anni prima della sua morte. […] Quando gli ho chiesto se si è mai preoccupato, ha risposto: “No. Credo che Dio gestisca le cose, e che non abbia bisogno di consigli da parte mia. Con Dio che si occupa di tutto, sono certo che ogni cosa finirà per andare per il meglio. Quindi perchè preoccuparsi?”
Mi fermo qui altrimenti copio giù tutto il libro... già ho scritto un papiro
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Oltre a questo, potrei citare diversi libri di V. Albisetti e di G. C. Giacobbe.
Il primo è cristiano e scrive per le Paoline, ed i suoi libri sono in buona parte incentrati sull'obiettivo della riduzione della nevrosi, del vivere con consapevolezza e dell'assumersi personalmente la responsabilità della propria felicità (cosa su cui personalmente sto lavorando, ma che non posso dire di aver imparato).
Il secondo ha scritto una serie di libri in cui illustra l'evoluzione della personalità umana attraverso tre fasi (bambino, adulto, genitore – intendendo genitore dal punto di vista psichico, non biologico), e spiega come, per essere persone complete e felici, sia necessario aver sviluppato tutte e tre le personalità.
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