Come fare coming out?
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re
Posso fare una riflessione? Quante di noi hanno accettato subito lo scoprirsi lesbiche? Quante di noi hanno dovuto farsi aiutare da un professionista e ancora adesso combattono contro la scissione che può nascere dal sapersi lesbica? Quante di noi vivono arrabbiate la condizione in cui si trovano? E potrei continuare all'infinito.
Anche a me sono successe situazioni analoghe, ma ho sempre cercato di comprendere... perchè penso che non tutti sono pronti ad avvicinarsi a questo modo di amare e che così come tante di noi hanno sofferto nello scoprirsi "gaie" (mi piace questo termine, è elegante e ancora non brutalizzato dai media e dalla società), possiamo creare sgomento, sofferenza, paura in chi non è abituato a confrontarsi con una realtà differente dallo stereotipo della società. In quel caso, se non c'è evoluzione, se non c'è apertura mentale, se non c'è coraggio a vivere la vita a 360 gradi, dovremmo suggerire loro di andare da un....professionista.
Ma la vedo dura.... durissima. Perchè dovrebbero fare questo sforzo? Perchè dovrebbero cercare di capire? Perchè dovrebbero accettare? E allora, per loro, è più facile allontanarsi, prendere il fugone, magari in buona fede o solo perchè per primi non sanno che pesci prendere, come relazionarsi con noi o come impostare il vecchio rapporto su dei binari nuovi....
Non è bello nè facile accettarlo, ma è umano, terribilmente umano..... quindi rispetto la loro situazione e spero che possano crescere aprendosi al mondo imparando ad amare anche ciò che non conoscono.
Anche a me sono successe situazioni analoghe, ma ho sempre cercato di comprendere... perchè penso che non tutti sono pronti ad avvicinarsi a questo modo di amare e che così come tante di noi hanno sofferto nello scoprirsi "gaie" (mi piace questo termine, è elegante e ancora non brutalizzato dai media e dalla società), possiamo creare sgomento, sofferenza, paura in chi non è abituato a confrontarsi con una realtà differente dallo stereotipo della società. In quel caso, se non c'è evoluzione, se non c'è apertura mentale, se non c'è coraggio a vivere la vita a 360 gradi, dovremmo suggerire loro di andare da un....professionista.
Ma la vedo dura.... durissima. Perchè dovrebbero fare questo sforzo? Perchè dovrebbero cercare di capire? Perchè dovrebbero accettare? E allora, per loro, è più facile allontanarsi, prendere il fugone, magari in buona fede o solo perchè per primi non sanno che pesci prendere, come relazionarsi con noi o come impostare il vecchio rapporto su dei binari nuovi....
Non è bello nè facile accettarlo, ma è umano, terribilmente umano..... quindi rispetto la loro situazione e spero che possano crescere aprendosi al mondo imparando ad amare anche ciò che non conoscono.
SHANTI- Messaggi : 878
Data d'iscrizione : 01.03.11
Re: come fare coming out?
Sì sì anto!!!!! I regali se li è tenuti tutti!!!!
pecorella smarrita- Messaggi : 41
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Re: Come fare coming out?
ehi pecorella.... scommetto però che il regalo di nozze.... lo ha tenuto!!!!
bhà che ci vuoi fare.... il mondo è avariato!!!!
bhà che ci vuoi fare.... il mondo è avariato!!!!
antonella- Messaggi : 79
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Re: come fare coming out?
La mia triste esperienza con l'unica persona etero a cui ho "confessato" il mio vero "essere" è stata veramente deludente e straziante...... L'amica che consideravo una sorella di sangue, che ho conosciuto al mare da piccolissima, io avevo 5 anni, lei 9, che mi trattava come una sorellina. Per il periodo in cui, tutti gli anni ci trovavamo al mare, mi faceva giocare, mi presentava i suoi amici, negli anni successivi, mi portava anche in giro alla sera, andava dai miei nonni e si assumeva ogni responsabilità... Poi quando tornavamo a casa aspettando di nuovo l'estate, ci sentivamo, ci raccontavamo, ci consigliavamo.... Non facevamo niente senza raccontarci tutto l'una all'altra.... Una sera mi invita a cena e mi chiede di farle da testimone di nozze, tanto la nostra amicizia fosse grande e sincera.... Dopo qualche tempo, non resistevo più, dovevo renderla partecipe della mia immensa felicità, dovevo spiegarle chi era riuscita a farmi conoscere l'amore vero!!!! Così una sera, venuta a casa mia, ho preso il coraggio a due mani e due piedi, perchè sapevo della sua Immensa Fede in Dio e quindi temevo non potesse apprezzare la mia "scelta di vita", comunque girando girando con le parole, piano piano sono arrivata al punto e le racconto la verità.
Lei rimane a bocca aperta, io cerco di sdrammatizzare com'è nel mio essere, ma intanto le chiedo come la pensa e rimane praticamente zitta... Nei giorni successivi si fa sentire meno e quelle volte che ci sentiamo mi ripete "ma sei sicura? non è che lo fai x' hai trovato gli uomini str...?", io non posso far altro che rasserenarla x' non era una ripicca verso il mondo maschile.... Passano 3 mesi in cui ci sentiamo raramente, ma si sa che i preparativi del matrimonio sono veramente lunghi, così arriva il giorno delle nozze, io felice come se all'altare ci fossi io con la mia anima gemella! Dopo la cerimonia tutti a pranzo, mi accorgo che gli sposi passano e parlano con tutti gli invitati e da me viene lei e mi chiede "tutto bene?" io le rispondo che è stato tutto bel.... non aspetta nemmeno la mia risposta e se ne va.... Rimango piuttosto stupita, poi mentre alcuni ospiti se ne vanno, decido di andar anch'io... Da quel giorno non l'ho più vista!!!! Si è fatta sentire dopo 3 mesi via mail, spiegandomi che non mi rispondeva più a chiamate e messaggi x' secondo lei non ero più io!!!! Non ero più la sorellina che conosceva da 22 anni !!!!!!! Poi... più niente!!!!!! Allora mi sono detta che forse quella non sincera era lei, finchè la pensavo e la vedevo a modo suo ero l'impareggiabile amica di vita, poi cambiando strada non le piacevo più e nel momento in cui avevo più bisogno mi ha sbattuto la porta in faccia! Le auguro ogni bene che la vita le possa dare, ma spero possa trovare un'altra persona che si comporti come lei ha fatto con me, così che capisca come mi ha ferita....
Questa è la mia piccola esperienza non positiva, grazie per avermi ascotata....
[i]pecorella smarrita[i]
Lei rimane a bocca aperta, io cerco di sdrammatizzare com'è nel mio essere, ma intanto le chiedo come la pensa e rimane praticamente zitta... Nei giorni successivi si fa sentire meno e quelle volte che ci sentiamo mi ripete "ma sei sicura? non è che lo fai x' hai trovato gli uomini str...?", io non posso far altro che rasserenarla x' non era una ripicca verso il mondo maschile.... Passano 3 mesi in cui ci sentiamo raramente, ma si sa che i preparativi del matrimonio sono veramente lunghi, così arriva il giorno delle nozze, io felice come se all'altare ci fossi io con la mia anima gemella! Dopo la cerimonia tutti a pranzo, mi accorgo che gli sposi passano e parlano con tutti gli invitati e da me viene lei e mi chiede "tutto bene?" io le rispondo che è stato tutto bel.... non aspetta nemmeno la mia risposta e se ne va.... Rimango piuttosto stupita, poi mentre alcuni ospiti se ne vanno, decido di andar anch'io... Da quel giorno non l'ho più vista!!!! Si è fatta sentire dopo 3 mesi via mail, spiegandomi che non mi rispondeva più a chiamate e messaggi x' secondo lei non ero più io!!!! Non ero più la sorellina che conosceva da 22 anni !!!!!!! Poi... più niente!!!!!! Allora mi sono detta che forse quella non sincera era lei, finchè la pensavo e la vedevo a modo suo ero l'impareggiabile amica di vita, poi cambiando strada non le piacevo più e nel momento in cui avevo più bisogno mi ha sbattuto la porta in faccia! Le auguro ogni bene che la vita le possa dare, ma spero possa trovare un'altra persona che si comporti come lei ha fatto con me, così che capisca come mi ha ferita....
Questa è la mia piccola esperienza non positiva, grazie per avermi ascotata....
[i]pecorella smarrita[i]
pecorella smarrita- Messaggi : 41
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Età : 44
Località : mantova
Re: Come fare coming out?
grazie per le parole di solidarietà, sapendo che non sono soltanto parole ma sentimenti.
forse incoscientemente ...sono serena e ancora incredula (forse appunto serena perchè incredula) per quello che è stato.
un abbraccio a tutte...a presto.
Vera alias W.
forse incoscientemente ...sono serena e ancora incredula (forse appunto serena perchè incredula) per quello che è stato.
un abbraccio a tutte...a presto.
Vera alias W.
vera- Messaggi : 63
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Località : sicula
re
Da adesso in poi forza e coraggio dovranno essere i tuoi compagni di viaggio Vera. Ma.... non solo!
L'amore e la comprensione verso i tuoi familiari non dovranno venire meno. Lo sgomento provato da tua sorella e da tua madre nello scoprire in te una realtà completamente lontana dal loro modo di vederti è normale ed umano. Spesso parliamo delle nostre difficoltà ad accettarci ma dimentichiamo lo schok che la scoperta della nostra "diversità" porta nelle vite di chi ci sta accanto, ci ha cresciute e ci ha amate. Per assurdo, se vuoi recuperare il rapporto con loro, dovrai essere tu la più forte. Quella che con amore, con decisione e con serenità deve riuscire a far vedere loro che non sei un essere incomprensibile, ma al contrario una donna felice, sicura di sè e di quello che prova per la sua compagna. Non è facile.... ma l'obiettivo da raggiungere è talmente alto e bello che vale la pena provarci.
Tu, insieme alla tua compagna, avete una grossa opportunità e una grande responsabilità al tempo stesso.
L'opportunità di costruire un bel rapporto di coppia e camminare insieme mano nella mano verso il futuro.
La responsabilità di far crescere la coscienza di chi vi sta accanto proprio attraverso il vostro amore.
Auguri Vera, vedrai che ce la farai. Hai in te tutti gli strumenti per farcela.
L'amore e la comprensione verso i tuoi familiari non dovranno venire meno. Lo sgomento provato da tua sorella e da tua madre nello scoprire in te una realtà completamente lontana dal loro modo di vederti è normale ed umano. Spesso parliamo delle nostre difficoltà ad accettarci ma dimentichiamo lo schok che la scoperta della nostra "diversità" porta nelle vite di chi ci sta accanto, ci ha cresciute e ci ha amate. Per assurdo, se vuoi recuperare il rapporto con loro, dovrai essere tu la più forte. Quella che con amore, con decisione e con serenità deve riuscire a far vedere loro che non sei un essere incomprensibile, ma al contrario una donna felice, sicura di sè e di quello che prova per la sua compagna. Non è facile.... ma l'obiettivo da raggiungere è talmente alto e bello che vale la pena provarci.
Tu, insieme alla tua compagna, avete una grossa opportunità e una grande responsabilità al tempo stesso.
L'opportunità di costruire un bel rapporto di coppia e camminare insieme mano nella mano verso il futuro.
La responsabilità di far crescere la coscienza di chi vi sta accanto proprio attraverso il vostro amore.
Auguri Vera, vedrai che ce la farai. Hai in te tutti gli strumenti per farcela.
SHANTI- Messaggi : 878
Data d'iscrizione : 01.03.11
Re: Come fare coming out?
................................va tutto bene Vera, ora potrai gustarti ogni sguardo che riceverai, che farai, ora sei semplicemente tu senza maschere pirandelliane. Sarà così dolce e normale quando parlerai e scherzerai di donne, con chi avrà accolto la tua verità
Ora sei LIBERA
un abbraccio
Ora sei LIBERA
un abbraccio
cla- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 14.05.11
Età : 56
Località : milano
Re: Come fare coming out?
Quando penso che potrebbe accadermi quello che tu hai raccontato,( e prima o poi accadrà perché non possiamo controllare la storia) mi vengono le palpitazioni e mi tremano le gambe.... ti siamo vicine, Vera, la tua testimonianza è preziosa, davvero. Sei una donna vera, autentica... coraggio...
sorriso- Messaggi : 195
Data d'iscrizione : 22.02.10
Età : 43
Re: Come fare coming out?
forza Vera non sei sola....
questa consapevolezza deve essere la forza che ti fa rimanere ben salda anche in mezzo a mille difficoltà.
ciao un abbraccio...
questa consapevolezza deve essere la forza che ti fa rimanere ben salda anche in mezzo a mille difficoltà.
ciao un abbraccio...
Betty- Messaggi : 446
Data d'iscrizione : 23.01.10
Re: Come fare coming out?
Un abbraccio a te, vera.
Un abbraccio carico di conforto e un sorriso pieno di ottimismo e stima per la tua forza ed il tuo coraggio, per il tuo essere vera, una donna vera.
Un abbraccio carico di conforto e un sorriso pieno di ottimismo e stima per la tua forza ed il tuo coraggio, per il tuo essere vera, una donna vera.
hope- Messaggi : 123
Data d'iscrizione : 20.02.11
Località : lombardia
Re: Come fare coming out?
non mi aspettavo che sarebbe potuto accadere a me...
tempo fa vi lasciai un post dicendo che era in partenza una lettera con cui avrei parlato di me.
Ebbene....con tanta fatica l'ho fatto.
Scrivere non è stato semplice, l'ho letta e riletta. Col cuore in gola finalmente l'ho spedita...ma, arcano mistero, non è mai arrivata a destinazione.
Non è stata ricevuta da nessuno nè è tornata al mittente, semplicemente non so che fine abbia fatto.
Ma non poteva finire così....
Non avevo nessuna intenzione di precipitare tempi per fare coming out, in genere mi prendo tutto il tempo di cui ho bisogno prima di fare o dire qualcosa,
invece certe volte l'imprevisto è dietro l'angolo...quello di casa.
Un bacio rubato tra gli spruzzi delle onde è stato decisivo perchè tutto precipitasse...sono precipitata anch'io dall'alto della mia, più o meno, raggiunta stabilità dopo circa un anno e mezzo
di psicoterapia.
Non potevo crederci, sentirmi chiamare per nome in quel momento è stato come perdere tutte le mie certezze...scoperta da mia sorella che con tutta la sua chiusura mi ha chiamata "lesbica" senza
un briciolo di umanità.
Ma posso pure capirla...non se lo aspettava, non se lo immaginava...una lesbica a casa? Fin quando si parla dei figli o dei fratelli degli altri tutto bene, più o meno.
Il confronto è stato duro, l'incapacità di vedermi con occhi di sorella è stato evidente...il suo sguardo e le sue parole erano taglienti come lame. Pensavo di saper reggere il confronto, ma quando è così forte non reggo...dopo un paio di frasi urlate scambievolmente mi sono chiusa in camera e pensavo che era finita ancor prima di iniziare.
Poi mia madre, a cui le è stato rapportato l'accaduto, dice solo che non se lo aspettava...era la delusione in persona, lo sguardo spento, gli ochhi bassi.
MI avevano consigliato di non confermare niente, di negare anche l'evidenza di un bacio..".chissa che hai visto" avrei dovuto dire, ma non ce l'ho fatta...mi sentivo più forte dicendo la verità,
così non ho negato...ho detto "un anno di psicoterapia" mi hanno ridato il sorriso e fatto sentire bene più di quanto fossi riuscita io e glia ltri in quarant'anni.
Non so ancora cosa accadrà, non so ancora quali saranno le loro decisioni nei miei confronti...so comunque che venerdi scorso ho dormito ripetendomi tra le lacrime "sei una donna vera".
In tutto questo non sono stata sola, lei era ed è con me....la stessa sofferenza, la stessa preoccupazione e tanta dolcezza.
A voi di Noemi un abbraccio.
tempo fa vi lasciai un post dicendo che era in partenza una lettera con cui avrei parlato di me.
Ebbene....con tanta fatica l'ho fatto.
Scrivere non è stato semplice, l'ho letta e riletta. Col cuore in gola finalmente l'ho spedita...ma, arcano mistero, non è mai arrivata a destinazione.
Non è stata ricevuta da nessuno nè è tornata al mittente, semplicemente non so che fine abbia fatto.
Ma non poteva finire così....
Non avevo nessuna intenzione di precipitare tempi per fare coming out, in genere mi prendo tutto il tempo di cui ho bisogno prima di fare o dire qualcosa,
invece certe volte l'imprevisto è dietro l'angolo...quello di casa.
Un bacio rubato tra gli spruzzi delle onde è stato decisivo perchè tutto precipitasse...sono precipitata anch'io dall'alto della mia, più o meno, raggiunta stabilità dopo circa un anno e mezzo
di psicoterapia.
Non potevo crederci, sentirmi chiamare per nome in quel momento è stato come perdere tutte le mie certezze...scoperta da mia sorella che con tutta la sua chiusura mi ha chiamata "lesbica" senza
un briciolo di umanità.
Ma posso pure capirla...non se lo aspettava, non se lo immaginava...una lesbica a casa? Fin quando si parla dei figli o dei fratelli degli altri tutto bene, più o meno.
Il confronto è stato duro, l'incapacità di vedermi con occhi di sorella è stato evidente...il suo sguardo e le sue parole erano taglienti come lame. Pensavo di saper reggere il confronto, ma quando è così forte non reggo...dopo un paio di frasi urlate scambievolmente mi sono chiusa in camera e pensavo che era finita ancor prima di iniziare.
Poi mia madre, a cui le è stato rapportato l'accaduto, dice solo che non se lo aspettava...era la delusione in persona, lo sguardo spento, gli ochhi bassi.
MI avevano consigliato di non confermare niente, di negare anche l'evidenza di un bacio..".chissa che hai visto" avrei dovuto dire, ma non ce l'ho fatta...mi sentivo più forte dicendo la verità,
così non ho negato...ho detto "un anno di psicoterapia" mi hanno ridato il sorriso e fatto sentire bene più di quanto fossi riuscita io e glia ltri in quarant'anni.
Non so ancora cosa accadrà, non so ancora quali saranno le loro decisioni nei miei confronti...so comunque che venerdi scorso ho dormito ripetendomi tra le lacrime "sei una donna vera".
In tutto questo non sono stata sola, lei era ed è con me....la stessa sofferenza, la stessa preoccupazione e tanta dolcezza.
A voi di Noemi un abbraccio.
Ultima modifica di vera il Lun Giu 27, 2011 10:35 pm - modificato 1 volta.
vera- Messaggi : 63
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Re: Come fare coming out?
anche io sono su questa linea, e anche io come Rosa ho uno scheletro nell'armadio che ancora oggi mi disturba e mi dice come sia stata anche io vile e moralista pur di tutelare la mia immagine di brava ragazza.
assumersi la resposnsabiliata` di essere pubblicamente quella che sono anche privatamente presenta vantaggi impagabili, anche se dal punto di vista materiale puo` presentare anche difficolta`. ma la faccia che vedo allao specchio alla mattina e` la stessa che mostro agli altri quando esco di casa e quando sono in casa. e` finito il tempo della lacerazione interiore e della menzogna, e` giunto quello della fatica di un cammino in salita, in cui pero` credo con tutta me stessa.
assumersi la resposnsabiliata` di essere pubblicamente quella che sono anche privatamente presenta vantaggi impagabili, anche se dal punto di vista materiale puo` presentare anche difficolta`. ma la faccia che vedo allao specchio alla mattina e` la stessa che mostro agli altri quando esco di casa e quando sono in casa. e` finito il tempo della lacerazione interiore e della menzogna, e` giunto quello della fatica di un cammino in salita, in cui pero` credo con tutta me stessa.
cinzia- Messaggi : 1255
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Località : milano
Re: Come fare coming out?
Una volta, mi ricordo, nel paesello in Sicilia dove vivevo arrivò in estate un ragazzo veneto, chiaramente gay. Era lo zimbello e il bersaglio di tutti i ragazzi, che lo irridevano e schernivano in tutti i modi. Lui continuava sorridente e tirava dritto per la sua strada. Mangiava la pizza, scherzava con le ragazze, comprava l'anguria per portarla alla fonte dove d'estate si riuniva tutta la gioventù del paese. Una volta, capitò anche a me di prenderlo in giro. Perché così facevano tutti e perché in quel modo nessuno si sarebbe accorto della mia omosessualità. E' una cosa che non mi sono mai perdonata. E dico come Laura Godiva che la verità libera sul serio, per non parlare del suo potere psicologico dirompente. Mai come quella volta mi sono sentita la più vile degli esseri umani e mai come ora, che non devo nascondermi, sento di essere una donna adulta.
Rosa Elena- Messaggi : 149
Data d'iscrizione : 04.01.10
Re: Come fare coming out?
A volte mi chiedo se vogliamo davvero difendere i nostri genitori dicendo che non vogliamo farli soffrire o se invece stiamo giustificando il fatto che non abbiamo coraggio.
E' vero che la verità fa male...molto male! Ma la verità rende liberi...noi e gli altri...
Non voglio essere integralista, perché sono consapevole che ogni situazione va contestualizzata, però vorrei invitare a riflettere sul coraggio della verità...per me la fede passa anche di qua (la porta stretta??).
Io non sono riuscita a tenerlo nascosto ai miei: uscivo da un matrimonio che si poteva definire "riuscito" e loro non capivano perché mi separavo. Avrei potuto inventare qualche motivo forse anche plausibile (sebbene fosse difficile visto che eravamo molto in sintonia) o comunque tenere per me il vero motivo, ma ci sarebbe stato sempre un velo nel rapporto con loro, un "non-detto" che ci avrebbe tenuti "lontani". Complessivamente a me è andata bene, anche se non posso dire che la cosa sia stata digerita del tutto, soprattutto da mia madre. Almeno ora, però, non devo nascondere niente e la mia compagna viene a cena dai miei genitori in quanto è la mia compagna.
E' vero che non sempre va bene: una mia amica che ha fatto coming out (pur abitando con i genitori) ora fa fatica ad avere un dialogo con il padre. Nonostante questa incomprensione ora perà il rapporto è più autentico e lei non è costretta a mentire o a mascherare quello che è.
Quello che mi chiedo è: meglio un rapporto con i propri genitori difficile ma autentico e basato sulla verità, o un rapporto in apparenza tranquillo e "normale" che ci costringe a mentire (e questo sarebbe il meno) e soprattutto ci costringe a non essere noi stesse?
Laura
E' vero che la verità fa male...molto male! Ma la verità rende liberi...noi e gli altri...
Non voglio essere integralista, perché sono consapevole che ogni situazione va contestualizzata, però vorrei invitare a riflettere sul coraggio della verità...per me la fede passa anche di qua (la porta stretta??).
Io non sono riuscita a tenerlo nascosto ai miei: uscivo da un matrimonio che si poteva definire "riuscito" e loro non capivano perché mi separavo. Avrei potuto inventare qualche motivo forse anche plausibile (sebbene fosse difficile visto che eravamo molto in sintonia) o comunque tenere per me il vero motivo, ma ci sarebbe stato sempre un velo nel rapporto con loro, un "non-detto" che ci avrebbe tenuti "lontani". Complessivamente a me è andata bene, anche se non posso dire che la cosa sia stata digerita del tutto, soprattutto da mia madre. Almeno ora, però, non devo nascondere niente e la mia compagna viene a cena dai miei genitori in quanto è la mia compagna.
E' vero che non sempre va bene: una mia amica che ha fatto coming out (pur abitando con i genitori) ora fa fatica ad avere un dialogo con il padre. Nonostante questa incomprensione ora perà il rapporto è più autentico e lei non è costretta a mentire o a mascherare quello che è.
Quello che mi chiedo è: meglio un rapporto con i propri genitori difficile ma autentico e basato sulla verità, o un rapporto in apparenza tranquillo e "normale" che ci costringe a mentire (e questo sarebbe il meno) e soprattutto ci costringe a non essere noi stesse?
Laura
Re: Come fare coming out?
Ciao Eirene,
mi rendo conto che la metafora del figlio applicata al coming out non è poi così scombiccherata. Diciamo che nessuna di noi metterebbe al mondo un figlio se non avesse una casa dove accoglierlo, un lavoro con cui mantenerlo e possibilmente una compagna con cui condividerne la crescita... Con il coming out è la stessa cosa, bisogna darsi le condizioni migliori. E poi, a poco a poco, con dolcezza e serenità le cose che più desideriamo arrivano...c'è un Padre che si occupa continuamente di noi e che ha caro ogni nostro desiderio di libertà e di crescita...
Un abbraccio
mi rendo conto che la metafora del figlio applicata al coming out non è poi così scombiccherata. Diciamo che nessuna di noi metterebbe al mondo un figlio se non avesse una casa dove accoglierlo, un lavoro con cui mantenerlo e possibilmente una compagna con cui condividerne la crescita... Con il coming out è la stessa cosa, bisogna darsi le condizioni migliori. E poi, a poco a poco, con dolcezza e serenità le cose che più desideriamo arrivano...c'è un Padre che si occupa continuamente di noi e che ha caro ogni nostro desiderio di libertà e di crescita...
Un abbraccio
Rosa Elena- Messaggi : 149
Data d'iscrizione : 04.01.10
Re: Come fare coming out?
Leggo questo argomento, argomento trattato anche in passato ricordo.
E mi ricordo anche di qualcuno che lo trattò con grande delicatezza e profondità in quell’occasione. Di quella persona mi sono innamorata…
Ben lontana da raggiungere alcuni dei punti del vademecum di Rosa, mi è capitato di condividere questa parte di me con alcune persone. Un bel po’ in realtà. Talvolta mi sento sicura e più libera per ciò che ho detto di me a loro. Altre, non lo nascondo, ho avuto paura del ‘taglia e cuci’, tipico sport nazionale (non a caso l’Italia è il secondo paese al mondo per l’uso di Facebook), ma più che di quello del fatto di essere etichettata, giudicata. Ho paura che qualcuno usi questo aspetto della mia vita per fare del male a me o a chi mi sta accanto. So di sembrare paranoica, ma ho visto fare da gente che ha fatto leva sulle dimensioni private della gente. Forse l’ho fatto anch’io per leggerezza in passato. Allora dovrei tenermi le cose per me e continuare a scambiare i pronomi per non destare sospetto. Di sicuro serve un equilibrio e col tempo ho acquisito anche più serenità.
Per la mia indole spesso non riesco a vivere una vita ‘parallela’…vado un po’ in loop, rischio più che di fare un sereno discorso ai miei, di lasciare la pagina di noemi aperta in bella vista.
E neanche questo sarebbe giusto. Non dico che bisogna pianificare questo momento nei dettagli, ma ritengo che sia importante essere pronte.
“Certe cose le mamme le sentono” mi disse una persona molto saggia e devo dire che mi son trovata due volte di fronte alla fatidica domanda ed entrambe le volte col cuore piccolissimo ho mentito. Per difenderla dalla verità. Probabilmente non capite questa affermazione…spesso ai bambini si dicono bugie per non farli piangere o disperare. Poi i bimbi crescono e dicono bugie ai genitori per proteggerli . Da cosa? Da un sogno o da un’aspettativa infranta. Da una serie di sensi di colpa (è colpa mia se mia figlia è omosessuale?). Da una società, quella della mia città di appartenenza, che si diverte a far male agli altri con le parole.
Non so quando questa situazione cambierà. E’ già un passo grande l’aver detto a me qualche tempo fa.
Grazie per la riflessione ragazze.
E mi ricordo anche di qualcuno che lo trattò con grande delicatezza e profondità in quell’occasione. Di quella persona mi sono innamorata…
Ben lontana da raggiungere alcuni dei punti del vademecum di Rosa, mi è capitato di condividere questa parte di me con alcune persone. Un bel po’ in realtà. Talvolta mi sento sicura e più libera per ciò che ho detto di me a loro. Altre, non lo nascondo, ho avuto paura del ‘taglia e cuci’, tipico sport nazionale (non a caso l’Italia è il secondo paese al mondo per l’uso di Facebook), ma più che di quello del fatto di essere etichettata, giudicata. Ho paura che qualcuno usi questo aspetto della mia vita per fare del male a me o a chi mi sta accanto. So di sembrare paranoica, ma ho visto fare da gente che ha fatto leva sulle dimensioni private della gente. Forse l’ho fatto anch’io per leggerezza in passato. Allora dovrei tenermi le cose per me e continuare a scambiare i pronomi per non destare sospetto. Di sicuro serve un equilibrio e col tempo ho acquisito anche più serenità.
Per la mia indole spesso non riesco a vivere una vita ‘parallela’…vado un po’ in loop, rischio più che di fare un sereno discorso ai miei, di lasciare la pagina di noemi aperta in bella vista.
E neanche questo sarebbe giusto. Non dico che bisogna pianificare questo momento nei dettagli, ma ritengo che sia importante essere pronte.
“Certe cose le mamme le sentono” mi disse una persona molto saggia e devo dire che mi son trovata due volte di fronte alla fatidica domanda ed entrambe le volte col cuore piccolissimo ho mentito. Per difenderla dalla verità. Probabilmente non capite questa affermazione…spesso ai bambini si dicono bugie per non farli piangere o disperare. Poi i bimbi crescono e dicono bugie ai genitori per proteggerli . Da cosa? Da un sogno o da un’aspettativa infranta. Da una serie di sensi di colpa (è colpa mia se mia figlia è omosessuale?). Da una società, quella della mia città di appartenenza, che si diverte a far male agli altri con le parole.
Non so quando questa situazione cambierà. E’ già un passo grande l’aver detto a me qualche tempo fa.
Grazie per la riflessione ragazze.
Eirene- Messaggi : 253
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Località : da definire
Re: Come fare coming out?
Verissimo, Vivi, mai all'inizio di una relazione esaltante, la coppia ha bisogno di cementarsi prima di un passo così importante...per non parlare del fatto che i primi momenti di un amore sono sempre i più belli e bisogna proteggerli da ogni difficoltà...
Rosa Elena- Messaggi : 149
Data d'iscrizione : 04.01.10
Re: Come fare coming out?
Io aggiungerei anche,
Mai farlo all'inizio di un esaltante relazione.
Spesso coinvolti dalla gioia e dalla bellezza dell'incontro con una donna, si ha la tendenza a credersi più forti e coraggiosi, e presi dall'emotività si fanno passi veloci ..... e non sempre ben riusciti, soprattutto se poi il rapporto finisce.
Mai farlo all'inizio di un esaltante relazione.
Spesso coinvolti dalla gioia e dalla bellezza dell'incontro con una donna, si ha la tendenza a credersi più forti e coraggiosi, e presi dall'emotività si fanno passi veloci ..... e non sempre ben riusciti, soprattutto se poi il rapporto finisce.
vivi- Messaggi : 380
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Età : 59
Località : milano
Re: Come fare coming out?
Hai ragione, Anita, avrei dovuto dire " tragedia sicula" ...
Assolutamente, quando si è in coppia, secondo me, bisogna decidere in due il momento del coming out e il modo più opportuno per farlo. E' un pò come fare un figlio...
Assolutamente, quando si è in coppia, secondo me, bisogna decidere in due il momento del coming out e il modo più opportuno per farlo. E' un pò come fare un figlio...
Rosa Elena- Messaggi : 149
Data d'iscrizione : 04.01.10
Re: Come fare coming out?
Bellissima la tua ricetta, Rosa Elena... tranne che per il riferimento alla tragedia napoletana
Mi piace l'idea del bicchiere mezzo pieno, anzi il mio è pieno per tre quarti... in fin dei conti al momento l'ambito in cui non posso espormi è quello del lavoro e quindi tutte le relazioni che da esso provengono.
C'è da dire anche un'altra cosa, però: quando si è in coppia il tempo del coming out dev'essere maturo per entrambe.
Io mi sono trovata in una relazione che imponeva di non dire di me per non dire di lei, benché io mi sentissi matura per confidarmi ai miei e agli amici più vicini, lei temeva che il 2+2 riconducesse anche alla sua identità e non si sentiva pronta.
Mi piace l'idea del bicchiere mezzo pieno, anzi il mio è pieno per tre quarti... in fin dei conti al momento l'ambito in cui non posso espormi è quello del lavoro e quindi tutte le relazioni che da esso provengono.
C'è da dire anche un'altra cosa, però: quando si è in coppia il tempo del coming out dev'essere maturo per entrambe.
Io mi sono trovata in una relazione che imponeva di non dire di me per non dire di lei, benché io mi sentissi matura per confidarmi ai miei e agli amici più vicini, lei temeva che il 2+2 riconducesse anche alla sua identità e non si sentiva pronta.
anita- Messaggi : 834
Data d'iscrizione : 20.01.10
Età : 52
Località : bergamo
Re: Come fare coming out?
E comunque, Sorriso,
tu hai fatto alla tua età scelte che noi, alla tua, neppure ci sognavamo di fare! Conosci un gruppo religioso che ti accetta e che contribuisce al miglioramento della tua chiesa, i tuoi migliori amici sanno di te. Non scordare mai il bicchiere già pieno. Eh sì, i rischi, come dice Cinzia ci sono sempre, ma anche per camminare, per guidare una macchina, per prendere un aereo. L'importante è avere molta tenacia e pazienza, tanta, tantissima fede, senza perdere di vista il nostro buon proposito....
tu hai fatto alla tua età scelte che noi, alla tua, neppure ci sognavamo di fare! Conosci un gruppo religioso che ti accetta e che contribuisce al miglioramento della tua chiesa, i tuoi migliori amici sanno di te. Non scordare mai il bicchiere già pieno. Eh sì, i rischi, come dice Cinzia ci sono sempre, ma anche per camminare, per guidare una macchina, per prendere un aereo. L'importante è avere molta tenacia e pazienza, tanta, tantissima fede, senza perdere di vista il nostro buon proposito....
Rosa Elena- Messaggi : 149
Data d'iscrizione : 04.01.10
Re: Come fare coming out?
credo che in ogni caso, cara Sorriso, il salto nel vuoto sia ineludibile. puoi' pianificare il piu` possibile, utilizzando i preziosi consigli di Rosa (es avere un lavoro e casa propria! ah quante sofferenze in meno da affrontare..), ma il rischio (i rischi, perche` la reazione dei tuoi genitori dipende solo in parte da come tu avrai gestito la cosa) non lo puoi eliminare. l'incognita del dopo rimane. ci vuole, senza sconti, parecchio coraggio, ma sono assolutamente concorde che ne valga la pena, da molti punti di vista. essere dichiarata ti permette di vivere integralmente e soprattutto in piena coscienza la tua vita, anche in mezzo alle difficolta`.
cinzia- Messaggi : 1255
Data d'iscrizione : 10.01.10
Età : 54
Località : milano
Re: Come fare coming out?
Ciao Rosa,
penso spesso al coming out e rileggendo il tuo prontuario mi ritrovo a fare il segno di spunta sui vari ingredienti necessari, quelli se non altro che mi permettono di vivere la mia identità. Penso però che ce ne sono alcuni che necessitano ancora di anni per realizzarsi e che non è tanto in mio potere di cambiare le cose... ci vuole il tempo perché progetti e percorsi si concludano. In questa terra di mezzo, oltre all'ansia di dover dire spesso balle e inventarsi sovente una vita parallela per crearsi delle garanzie di sopravvivenza, ciò che più mi da' rabbia e frustrazione è il non poter dire ai miei genitori che sono felice, che sono innamorata, condividere con loro parte di quel che vivo, far loro conoscere chi amo e le persone amiche. E' davvero brutto dover trattenere, dover tacere le parole dei miei sentimenti.
penso spesso al coming out e rileggendo il tuo prontuario mi ritrovo a fare il segno di spunta sui vari ingredienti necessari, quelli se non altro che mi permettono di vivere la mia identità. Penso però che ce ne sono alcuni che necessitano ancora di anni per realizzarsi e che non è tanto in mio potere di cambiare le cose... ci vuole il tempo perché progetti e percorsi si concludano. In questa terra di mezzo, oltre all'ansia di dover dire spesso balle e inventarsi sovente una vita parallela per crearsi delle garanzie di sopravvivenza, ciò che più mi da' rabbia e frustrazione è il non poter dire ai miei genitori che sono felice, che sono innamorata, condividere con loro parte di quel che vivo, far loro conoscere chi amo e le persone amiche. E' davvero brutto dover trattenere, dover tacere le parole dei miei sentimenti.
sorriso- Messaggi : 195
Data d'iscrizione : 22.02.10
Età : 43
Come fare coming out?
Visto che un'amica molto giovane mi chiede consiglio mi permetto:
Prima o poi bisogna farlo, per la vostra salute, per la vostra dignità, per la vostra integrità mentale e per la felicità della vostra coppia
Cose da evitare
1) Mai farlo quando non avete un lavoro e non siete indipendenti
2) Mai farlo quando vivete ancora con i vostri genitori
3) Mai farlo quando la possibilità di perdere il vostro lavoro è più che concreta
4) mai farlo in periodi infelici, tipo malattie o licenziamento di qualcuno
Cose da fare:
1) Nell'ora x, fare in modo di non essere sole. Avere una compagna, un gruppo di amici, una comunità, un'associazione che vi appoggino e che vi aiutino
2) L'ora x arriva quando ve lo dice il cuore. E' lui che vi fa capire che è sereno e forte abbastanza per farlo. Gli altri non potranno dirvelo mai.
3) Una volta detto a mamma, mamma cercherà in tutti i modi di resettarlo e dimenticarlo. Verrà su dicendo: allora, quando ti trovi il fidanzato? Andare giù come un panzer o come un cioccolattino Ferrero, le modalità le stabilite voi, non importa. Ribadite che siete lesbiche. Punto.
4) Mamma vi dirà che vi odia? Voi ribadite che invece l'amate più di prima. Si mette a piangere come una fontana? Pagatele un viaggio in Messico x farla svagare. Rifiuta di andare in Messico? Andateci voi.
5) Mamma e papà di solito sanno perfettamente capire quando un loro figlio è felice e sereno. Se vi sentono felici e serene, finiranno con il capire
6) Mantenete la calma quando lo dite, niente lacrime, singhiozzi, drammi napoletani e tirate di porta. La serenità comincia da questo primo passo.
7) Non preoccupatevi se perderete degli amici, ne troverete altri più in gamba
Cercheranno di alimentare in voi tutti i sensi di colpa possibili e immaginabili, al punto di accusarvi del PIL dello Zaire. Calma, ognuno è responsabile della propria felicità e infelicità
9)Scrivetevi ad un sindacato serio se il vostro capo ufficio comincia a fare lo scemo, in ogni caso ricordate: ci sono chiare direttive europee e nessuno vi può licenziare per il vostro orientamento sessuale. Le direttive europee, questo non lo sa quasi nessuno, s'impongono sempre sulla normativa italiana
10) Dio è lì con voi nel momento in cui vi rivelate. Il suo sostegno non verrà mai meno, nè la sua benedizione, nè la sua protezione. Chi vi potrà fare del male?
Se ho dimenticato qualcosa, mi riservo di aggiungerlo dopo, ma la lista è aperta e ognuna può aggiungere quel che vuole...
Prima o poi bisogna farlo, per la vostra salute, per la vostra dignità, per la vostra integrità mentale e per la felicità della vostra coppia
Cose da evitare
1) Mai farlo quando non avete un lavoro e non siete indipendenti
2) Mai farlo quando vivete ancora con i vostri genitori
3) Mai farlo quando la possibilità di perdere il vostro lavoro è più che concreta
4) mai farlo in periodi infelici, tipo malattie o licenziamento di qualcuno
Cose da fare:
1) Nell'ora x, fare in modo di non essere sole. Avere una compagna, un gruppo di amici, una comunità, un'associazione che vi appoggino e che vi aiutino
2) L'ora x arriva quando ve lo dice il cuore. E' lui che vi fa capire che è sereno e forte abbastanza per farlo. Gli altri non potranno dirvelo mai.
3) Una volta detto a mamma, mamma cercherà in tutti i modi di resettarlo e dimenticarlo. Verrà su dicendo: allora, quando ti trovi il fidanzato? Andare giù come un panzer o come un cioccolattino Ferrero, le modalità le stabilite voi, non importa. Ribadite che siete lesbiche. Punto.
4) Mamma vi dirà che vi odia? Voi ribadite che invece l'amate più di prima. Si mette a piangere come una fontana? Pagatele un viaggio in Messico x farla svagare. Rifiuta di andare in Messico? Andateci voi.
5) Mamma e papà di solito sanno perfettamente capire quando un loro figlio è felice e sereno. Se vi sentono felici e serene, finiranno con il capire
6) Mantenete la calma quando lo dite, niente lacrime, singhiozzi, drammi napoletani e tirate di porta. La serenità comincia da questo primo passo.
7) Non preoccupatevi se perderete degli amici, ne troverete altri più in gamba
Cercheranno di alimentare in voi tutti i sensi di colpa possibili e immaginabili, al punto di accusarvi del PIL dello Zaire. Calma, ognuno è responsabile della propria felicità e infelicità
9)Scrivetevi ad un sindacato serio se il vostro capo ufficio comincia a fare lo scemo, in ogni caso ricordate: ci sono chiare direttive europee e nessuno vi può licenziare per il vostro orientamento sessuale. Le direttive europee, questo non lo sa quasi nessuno, s'impongono sempre sulla normativa italiana
10) Dio è lì con voi nel momento in cui vi rivelate. Il suo sostegno non verrà mai meno, nè la sua benedizione, nè la sua protezione. Chi vi potrà fare del male?
Se ho dimenticato qualcosa, mi riservo di aggiungerlo dopo, ma la lista è aperta e ognuna può aggiungere quel che vuole...
Rosa Elena- Messaggi : 149
Data d'iscrizione : 04.01.10
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