Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
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cinzia- Messaggi : 1255
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
E' strano ..... se sei innamorata ti viene da dirlo! scoppia! ma noi stiamo a discutere tutte le varianti. ogni nostro fratello o sorella ha presentato il fidanzato in casa e non ci sono state discussioni se era un arapporto privato o meno. si comunica punto!
Quello che io vedo oggi in Aria è che si sta fponendo una domanda che pochi mesi fa non pronunciava forse era solo nel suo cuore. E questo è già un pezzo di strada verso il comunicare con i propri genitori anche questa dimensione. Penso che tu arriverai a dirlo .... forse deve trascorrere ancora un pò di tempo per " c' è un tempo per ogni cosa". Ma la domanda che ti sei posta ti porta già sulla strada che va verso casa dei tuoi genitori.
A me è andata bene. Io l'ho comunicato solo a mia mamma ( mio padre é morto diversi anni fa) è stato semplice e non è cambiato molto nel mio rapporto con mamma ma ha facilitato il mio rapporto con Cinzia. Mia mamma sapeva tutto prima che aprissi bocca.
Sappi che a volte dopo che tu lo hai detto può crearsi ancora un non detto. Lo so ma non ne parliamo, devi lasciare anche a loro il tempo di elaborare la tua comunicazione. Quindi dopo averlo detto non finisce il lavoro ma inizia!!
Quello che io vedo oggi in Aria è che si sta fponendo una domanda che pochi mesi fa non pronunciava forse era solo nel suo cuore. E questo è già un pezzo di strada verso il comunicare con i propri genitori anche questa dimensione. Penso che tu arriverai a dirlo .... forse deve trascorrere ancora un pò di tempo per " c' è un tempo per ogni cosa". Ma la domanda che ti sei posta ti porta già sulla strada che va verso casa dei tuoi genitori.
A me è andata bene. Io l'ho comunicato solo a mia mamma ( mio padre é morto diversi anni fa) è stato semplice e non è cambiato molto nel mio rapporto con mamma ma ha facilitato il mio rapporto con Cinzia. Mia mamma sapeva tutto prima che aprissi bocca.
Sappi che a volte dopo che tu lo hai detto può crearsi ancora un non detto. Lo so ma non ne parliamo, devi lasciare anche a loro il tempo di elaborare la tua comunicazione. Quindi dopo averlo detto non finisce il lavoro ma inizia!!
vivi- Messaggi : 380
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Non so se questo scritto avrei dovuto postarlo in un altra pagina... boh..
Oggi mi è saltato all'occhio. E mi ha fatto pensare a lungo..
Sarà che fine anno è un periodo di bilanci....
Ve lo lascio. Come augurio..
perchè a volte ci sembra che sia inutile lottare o contestare o brontolare..tanto le cose non cambiano..
Ma forse non dobbiamo lottare o replicare solo in funzione del risultato (che spesso, purtroppo, non è positivo..), ma lottare per noi stessi, a prescindere da quello che sarà.
Nel lavoro, nella vita, nella politica, in tutti gli ambiti..
Ciao ragassse.. Aria
*********************************************
Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi.
Non esiste la verità assoluta.
Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro.
Siate il peso che inclina il piano.
Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma.
Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma.
Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata.
Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.
(Bertrand Russell)
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Oggi mi è saltato all'occhio. E mi ha fatto pensare a lungo..
Sarà che fine anno è un periodo di bilanci....
Ve lo lascio. Come augurio..
perchè a volte ci sembra che sia inutile lottare o contestare o brontolare..tanto le cose non cambiano..
Ma forse non dobbiamo lottare o replicare solo in funzione del risultato (che spesso, purtroppo, non è positivo..), ma lottare per noi stessi, a prescindere da quello che sarà.
Nel lavoro, nella vita, nella politica, in tutti gli ambiti..
Ciao ragassse.. Aria
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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi.
Non esiste la verità assoluta.
Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro.
Siate il peso che inclina il piano.
Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma.
Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma.
Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata.
Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.
(Bertrand Russell)
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aria- Messaggi : 496
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Perdonatemi se aggiungo un'ulteriore pedante osservazione, ma mi sembra doveroso.
L'orientamento omo o etero sessuali non e` un fatto privato, nella nostra societa` e nella storia, in quanto e` regolato da un istituto giuridico, il matrimonio, che molto omosessuali hanno chiesto ed ottenuto di vedere esteso anche alle proprie unioni da parte dei governi dei loro paesi, almeno per quanto riguarda i paesi occidentali a tradizione democratica. Voler relegare le unioni omosessuli nel privato significa che questa battaglia e` ed e` stata inutile e che i nostri amori e le nostre famiglie sono di serie B da un punto di vista civile (e dal civile al naturale il passo e` breve, se si considera che la societa` civile abbia le sue radici nella socialita` naturale dell'uomo).
Inoltre, come ha ben evidenziato il leader conservatore inglese Cameron, se le famiglie sono la base della societa`, allora la tutela e la parificazione delle unioni famigliari omosessuali sono una priorita`, perche` concorrono a fondare e mantenere il tessuto sociale. Questo il punto di vista di un conservatore, che sta facendo una battglia per noi, gay e lesbiche, nell'interesse pubblico, cioe` dell'intera societa`.
Occhio a non tornare, senza rendersene conto, nelle catacombe dalle quali stiamo uscendo, e non perdersi senza saperslo nel campo di chi ci e` nemico. Se la nostra esistenza e le nostre scelte sono vere, lo sono di fronte agli uomini, oltre che di fronte a Dio per chi crede. Diversamente non abbiamo alcun diritto di essere quello che siamo.
L'orientamento omo o etero sessuali non e` un fatto privato, nella nostra societa` e nella storia, in quanto e` regolato da un istituto giuridico, il matrimonio, che molto omosessuali hanno chiesto ed ottenuto di vedere esteso anche alle proprie unioni da parte dei governi dei loro paesi, almeno per quanto riguarda i paesi occidentali a tradizione democratica. Voler relegare le unioni omosessuli nel privato significa che questa battaglia e` ed e` stata inutile e che i nostri amori e le nostre famiglie sono di serie B da un punto di vista civile (e dal civile al naturale il passo e` breve, se si considera che la societa` civile abbia le sue radici nella socialita` naturale dell'uomo).
Inoltre, come ha ben evidenziato il leader conservatore inglese Cameron, se le famiglie sono la base della societa`, allora la tutela e la parificazione delle unioni famigliari omosessuali sono una priorita`, perche` concorrono a fondare e mantenere il tessuto sociale. Questo il punto di vista di un conservatore, che sta facendo una battglia per noi, gay e lesbiche, nell'interesse pubblico, cioe` dell'intera societa`.
Occhio a non tornare, senza rendersene conto, nelle catacombe dalle quali stiamo uscendo, e non perdersi senza saperslo nel campo di chi ci e` nemico. Se la nostra esistenza e le nostre scelte sono vere, lo sono di fronte agli uomini, oltre che di fronte a Dio per chi crede. Diversamente non abbiamo alcun diritto di essere quello che siamo.
cinzia- Messaggi : 1255
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Un amico, molto presente nella mia vita ultimamente, è stato invitato ufficialmente al pranzo di Natale dai miei genitori. Mia mamma si è creata tutta una sua fantasia, che tristezza, parla di lui come fosse il mio fidanzato: "venite qualche giorno prima e state a dormire qui", "cosa posso regalargli per l'occasiome?"
Lui si diverte un sacco e sta al gioco, mia madre è felicissima, per me è una situazione che oscilla tra il simpatico e l'amaro, non mi è stata fatta nessuna domanda in merito, sono state date per scontato tante cose.
Nonostante nn abbia nessuna relazione sentimentale al momento questa cosa nn mi piace, sento come un vuoto, un fastidio e nn capisco. Che sia perchè nn voglio prendere in giro i miei? Che sia perchè sento di essere lontana da come mi vogliono?
Faccio fatica a leggere cosa mi si stia muovendo dentro. Ho sempre pensato che avere una copertura fosse estremamente comodo e adesso nn riesco a capire cosa mi si muove dentro... potrei descrivere la sensazione come nausea, ma nn fisica come nausea emotiva, un rifiuto profondo, forse associato all'idea di stare insieme al mio amico anche solo nella fantasia di mia madre... sono confusa.
Se avessi una relazione questa cosa sarebbe ancora più insopportabile, nn poter condividere una persona speciale con la mia famiglia e in più dover fingere è dura.
Arietta se hai la forza e se pensi che ce l'abbiano anche i tuoi... buttati... per onestà, per amore verso tutti e soprattutto verso te stessa, è un atto di liberazione che io nn potrò probabilmente mai fare ma di cui già sentirei il bisogno
un abbraccio arietta, che la forza sia con te
Lui si diverte un sacco e sta al gioco, mia madre è felicissima, per me è una situazione che oscilla tra il simpatico e l'amaro, non mi è stata fatta nessuna domanda in merito, sono state date per scontato tante cose.
Nonostante nn abbia nessuna relazione sentimentale al momento questa cosa nn mi piace, sento come un vuoto, un fastidio e nn capisco. Che sia perchè nn voglio prendere in giro i miei? Che sia perchè sento di essere lontana da come mi vogliono?
Faccio fatica a leggere cosa mi si stia muovendo dentro. Ho sempre pensato che avere una copertura fosse estremamente comodo e adesso nn riesco a capire cosa mi si muove dentro... potrei descrivere la sensazione come nausea, ma nn fisica come nausea emotiva, un rifiuto profondo, forse associato all'idea di stare insieme al mio amico anche solo nella fantasia di mia madre... sono confusa.
Se avessi una relazione questa cosa sarebbe ancora più insopportabile, nn poter condividere una persona speciale con la mia famiglia e in più dover fingere è dura.
Arietta se hai la forza e se pensi che ce l'abbiano anche i tuoi... buttati... per onestà, per amore verso tutti e soprattutto verso te stessa, è un atto di liberazione che io nn potrò probabilmente mai fare ma di cui già sentirei il bisogno
un abbraccio arietta, che la forza sia con te
peanut- Messaggi : 474
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
maffy ha scritto:
Socialmente non sono visibile non per retaggi di omofobia ma per la semplice convinzione che ognuno si pone
come persona,con pregi e difetti,e che il proprio orientamento,omo o etero,appartiene al proprio ambito privato.
Maffy
Ragazze, ma io non metto in dubbio questo! Sono anche d'accordo con Shanti quando dice che siamo prima di tutto esseri umani....
Ma certo! Non è l'orientamento sessuale che mi rende migliore o peggiore di altre, così come non lo sono le altre mia caratteristiche..
Ma sono IO, e sono IO anche per questo.
Nessuna delle mie parti è un "accessorio" di me: nè il mio carattere, nè la mia affettività, nè la mia anima, nè la mia omosessualità, nè le mie orecchie a sventola... ( ) ...nessuna di queste.
E visto che nessuna è un accessorio, nessuna va ostentata così come nessuna va sepolta.
Ma il mio scritto non metteva assolutamente in discussione il fatto che la sessualità sia una cosa personale e privata e che ciascuno deve porsi semplicemente come PERSONA..
Il mio pensiero nasceva dal mio interrogativo "se lo dicessi ai miei?"..
Tutto qui! Arietta
ps: Grazie Maffy della tua risposta: non ci conosciamo ancora ma mi ha fatto piacere leggere le tue righe. Grazie...
aria- Messaggi : 496
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
[quote="maffy"]
Socialmente non sono visibile non per retaggi di omofobia ma per la semplice convinzione che ognuno si pone
come persona,con pregi e difetti,e che il proprio orientamento,omo o etero,appartiene al proprio ambito privato.
[quote]
Condivido in pieno Maffy! Prima di essere una lesbica sono un Essere Umano Poi tutto il resto....
Socialmente non sono visibile non per retaggi di omofobia ma per la semplice convinzione che ognuno si pone
come persona,con pregi e difetti,e che il proprio orientamento,omo o etero,appartiene al proprio ambito privato.
[quote]
Condivido in pieno Maffy! Prima di essere una lesbica sono un Essere Umano Poi tutto il resto....
SHANTI- Messaggi : 878
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coming out
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Qualche proficua lettura quasi confessionale. Auguro davvero a tutte di fare la meravigliosa esperienza di vivere apertamente la propria identita` anche nella famiglia di origine. Sebbene il cammino sia lungo e complesso, la bellezza e la dolcezza di veder crescere i propri genitori e famigliari accanto a se` e` un dono impagabile.
Qualche proficua lettura quasi confessionale. Auguro davvero a tutte di fare la meravigliosa esperienza di vivere apertamente la propria identita` anche nella famiglia di origine. Sebbene il cammino sia lungo e complesso, la bellezza e la dolcezza di veder crescere i propri genitori e famigliari accanto a se` e` un dono impagabile.
cinzia- Messaggi : 1255
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Ecco ...... ho deciso di dirlo ai miei
Ciao Aria,della tua coinvolgente e-mail mi viene spontaneo soffermarmi sulla constatazione"loro hanno preferito
non capire".Credo che i tuoi genitori inconsciamente sappiano,anche se apparentemente ignorano,non pongono
domande,non pretendono risposte,paghi dell'amore di cui li investi.Ti trovi dinnanzi a due possibilità:continuare
nel non detto o rivelare la tua vera essenza.La prima ipotesi non deve essere fonte di sensi di colpa,nè di timo-
ri di inganni perpetrati a loro danno.Nulla di te verrebbe loro sottratto:nè amore,nè cure,nè attenzioni. In fondo
il tuo orientamento omoaffettivo appartiene esclusivamente alla donna adulta che sei e non necessariamente
deve essere condiviso. La seconda alternativa ti trascinerebbe in un vortice adrenalinico in grado di affrontare
ogni qualsivoglia difficoltà ed ogni incertezza anche sul modo di affrontare l'argomento.Il tuo cuore e la tua in-
tuizione la farebbero da padroni.
Per quanto riguarda me,pressappoco alla tua età mi dibattevo nella profondissima crisi legata alla decisione di
separarmi da mio marito a causa dell'amore travolgente per una mia collega di lavoro.Fatta la scelta sofferta
(per il dolore indotto e i laceranti sensi di colpa),ho dovuto affrontare il problema dell'accettazione della mia
omosessualità. Nel corso degli anni l'interrogativo del coming aut ha dominato,a intervalli,i miei pensieri e mi
ha indotta a mettermi a nudo con quelle persone(una mia sorella ed alcune amiche etero)che ho ritenuto in
grado di cogliere con equilibrio la mia rivelazione. Nel gruppetto non sono annoverati mio padre ,che ho perso
nella primissima infanzia,nè mia madre,che per carattere avrebbe vissuto con disturbo emotivo il mio esplicitarmi .
Socialmente non sono visibile non per retaggi di omofobia ma per la semplice convinzione che ognuno si pone
come persona,con pregi e difetti,e che il proprio orientamento,omo o etero,appartiene al proprio ambito privato.
Quello che sceglierai,non avere dubbi, sarà il percorso giusto per i tuoi e per te,che rimarrai quella bella persona
che trasparedalla tua e-mail.
Maffy
non capire".Credo che i tuoi genitori inconsciamente sappiano,anche se apparentemente ignorano,non pongono
domande,non pretendono risposte,paghi dell'amore di cui li investi.Ti trovi dinnanzi a due possibilità:continuare
nel non detto o rivelare la tua vera essenza.La prima ipotesi non deve essere fonte di sensi di colpa,nè di timo-
ri di inganni perpetrati a loro danno.Nulla di te verrebbe loro sottratto:nè amore,nè cure,nè attenzioni. In fondo
il tuo orientamento omoaffettivo appartiene esclusivamente alla donna adulta che sei e non necessariamente
deve essere condiviso. La seconda alternativa ti trascinerebbe in un vortice adrenalinico in grado di affrontare
ogni qualsivoglia difficoltà ed ogni incertezza anche sul modo di affrontare l'argomento.Il tuo cuore e la tua in-
tuizione la farebbero da padroni.
Per quanto riguarda me,pressappoco alla tua età mi dibattevo nella profondissima crisi legata alla decisione di
separarmi da mio marito a causa dell'amore travolgente per una mia collega di lavoro.Fatta la scelta sofferta
(per il dolore indotto e i laceranti sensi di colpa),ho dovuto affrontare il problema dell'accettazione della mia
omosessualità. Nel corso degli anni l'interrogativo del coming aut ha dominato,a intervalli,i miei pensieri e mi
ha indotta a mettermi a nudo con quelle persone(una mia sorella ed alcune amiche etero)che ho ritenuto in
grado di cogliere con equilibrio la mia rivelazione. Nel gruppetto non sono annoverati mio padre ,che ho perso
nella primissima infanzia,nè mia madre,che per carattere avrebbe vissuto con disturbo emotivo il mio esplicitarmi .
Socialmente non sono visibile non per retaggi di omofobia ma per la semplice convinzione che ognuno si pone
come persona,con pregi e difetti,e che il proprio orientamento,omo o etero,appartiene al proprio ambito privato.
Quello che sceglierai,non avere dubbi, sarà il percorso giusto per i tuoi e per te,che rimarrai quella bella persona
che trasparedalla tua e-mail.
Maffy
maffy- Messaggi : 9
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Comunque al di la delle varie discussioni, ragazze, vorrei dirvi questo: non vi rendete conto dell'enorme differenza che corre tra noi cattoliche o cristiane o dintorni e il resto del mondo gay? noi siamo qui a dibatterci in questioni che verrebbero definite perlomeno superate. Siamo impantanate in un ritardo che, se vi guardate un po' intorno e incontrate altre persone omosessuali e magari non credenti, e` impressionante. tante volte ho l'impressione che veramente stiamo godendo i benefici derivanti dai sacrifici degli altri. attendiamo un mondo migliore, ma che si sbattano gli altri a prepararcelo. noi di nostro non rischiamo nulla, mai.
so di essere antipatica e di dirvi cose sgradevoli, irritanti, ma e` cosi`. anche solo un bel giro ad albano laziale, mescolarsi con altri e altre diversi da noi, ti fa aprire gli occhi.
so di essere antipatica e di dirvi cose sgradevoli, irritanti, ma e` cosi`. anche solo un bel giro ad albano laziale, mescolarsi con altri e altre diversi da noi, ti fa aprire gli occhi.
cinzia- Messaggi : 1255
Data d'iscrizione : 10.01.10
Età : 54
Località : milano
Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
[quote="cinzia"] un atto di liberazione condivisione maturazione indispensabile per la propria fiducia e autostima, per sentirsi veramente liberi e adulti. rispettoso verso la famiglia e un atto di fiducia verso i genitori. e anche vantaggioso per una reazione matura e che guarda avanti.
Arietta ricordo perfettamente tutti i momenti..... e discorsi fatti, mi riferivo sopratutto al pensiero di Cinzia....
Arietta ricordo perfettamente tutti i momenti..... e discorsi fatti, mi riferivo sopratutto al pensiero di Cinzia....
Betty- Messaggi : 446
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
anita ha scritto:
La questione, quindi, è: perché vuoi dirlo?
Per sentirti più libera e onesta? Quindi serve a te.
Si, fondamentalmente per questo.
Perchè ogni giorno mi approprio un po' di più della mia vita e di me stessa, e forse l'affermazione di me - visto il trascorso che ho nella mia famiglia - passa anche attraverso il voler essere riconosciuta per quella che sono.
Non mi serve per integrare la mia compagna in casa mia: il passo di "portarla" con me, di parlare di "noi" e di attribuirle enorme importanza l'ho già fatto, anche nella storia precedente.
Quello che è in gioco è il rapporto mio coi miei genitori. E mio con me me stessa.
Se questa rivelazione gioverebbe a loro? Non lo so, non riesco a capirlo... per questo mi interrogo tanto...
Se avessi già una risposta, avrei trovato la soluzione al mio dubbio!
Grazie Anita, saggia saggia Anita...
aria- Messaggi : 496
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Betty ha scritto:Leggendo il tuo scritto mi è “saltata all’occhio” la lunga lista dei tuoi “mi chiedo….” le numerose perplessità che giustamente ti poni, e mi sono detta…ma ne vale la pena?
Un etero non lo dice, allora perché io devo sentirmi in “dovere” di …..? E per questo non mi sento immatura o una persona non degna di fiducia tanto meno irrispettosa verso i miei familiari e amici.
Bettissima, il tuo punto di vista un po' lo immaginavo..poi ne avevamo parlato, ricordi?
Beh, non penso che si tratti di sentirsi in dovere, quanto piuttosto di avere voglia di...
Nel senso che mi accorgo che le persone più importanti della mia vita, ovvero mia sorella e i miei migliori amici, conoscono l'Ilaria più vera, e -ribadisco come dicevo a Shanti - non l'Ilaria che va a letto con una donna...ma l'Ilaria che si innamora di una donna, che vive con una donna, che costruisce famiglia con una donna, che ha una donna al suo fianco etc... Trovo che sia diverso..
Dicevo: le persone più importanti della mia vita lo sanno... mentre i miei genitori no.
Questo il punto..
Non è un'esigenza impellente e incontrollata che ho, non sto esplodendo..
E' un pensiero che ho, un desiderio, a volte più forte -come in questo momento..
NON ho assolutamente parlato di immaturità o di poco rispetto verso familiari e amici Betty, assolutamente; credo che ciascuno faccia le scelte migliori per se stesso, e non mi permetto di dire se è giusto o sbagliato dire o non dire..
Ci sono ambienti, contesti, famiglie, relazioni..diversissime...ciascuno fa come riesce e come può..
In generale, però, credo che se si fosse liberi di essere se stessi sempre e con tutti, sarebbe infinitamente più bello... No?
Penso a quando siete state da me quest'estate...quando siete andate via io e Hope ci siamo dette proprio questo: che bello condividere tempo con qualcuno con cui puoi essere semplicemente libero, anche senza dire o fare niente di particolare...
Se fosse così sempre sarebbe bello Betty, no?
Se fosse così anche in casa mia sarebbe bello...penso...penso questo...
E allora penso che questo dipende anche da me, da quanto sono disposta a svelarmi un po'...
Abbraccio a te e alla tua principessa
aria- Messaggi : 496
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Cerco di riprendere le tante osservazioni che ho suscitato....
Che gli etero non si pongano la questione di dire con chi vanno a letto, Shanti cara, forse è proprio perchè la loro non-comunicazione presuppone una 'norma' indiscussa, ovvia e scontata. Se così fosse anche per me, non mi porrei il problema, e non sarei su un forum di lesbiche a condividere il mio interrogativo, non credi?
So bene che non è fondamentale che i miei sappiano con chi vado a letto, anzi mi guardo bene da instillare nella loro mente immagini di sessualità o di altre cose del genere...ma non perchè io vado a letto con una donna, bensì semplicemente perchè forse una mamma e un papà non vogliono pensare a una figlia sotto le coperte con qualcuno, uomo o donna che sia...così come un figlio/a non ha come prima immagine dei propri genitori quella di loro a letto..
La questione, almeno per me, va ben oltre: sto ragionando in termini di "rapporto con loro" e di "rapporto con me stessa"..
Sto avvertendo un'esigenza di trasparenza, di libertà interiore. Il rapporto coi miei genitori in questi anni è molto cambiato, per tanti motivi..abbiamo fatto un percorso importante..mi viene voglia di portarlo a compimento, non so...
Certo, hai ragione che non è obbligatorio comunicare al mondo la nostra diversità, e che spesso sbandierare proprio la diversità ne accentua la differenza... Ma è anche vero che la cosiddetta normalità passa attraverso una visibilità (che non è ostentazione), una libertà di espressione e una quotidianità trasparente che, finchè tacciamo, non potremo mai avere...
Non ho DECISO cosa fare...sto pensando, ad alta voce..
E avevo voglia di sentire i vostri pensieri
SHANTI ha scritto:Domanda: ma è così importante dire con chi condividiamo i nostri sentimenti o per dirla più papale papale con chi andiamo a letto? A me non risulta che gli etero si pongono questo tipo di dubbi. Mi sembra che proprio il nostro desiderio di comunicare la nostra "diversità" al mondo intero ci pone già in una condizione di differenza e questo non mi piace. ..... Che altro le manca di sapere? Che faccio l'amore con Anna?
Che gli etero non si pongano la questione di dire con chi vanno a letto, Shanti cara, forse è proprio perchè la loro non-comunicazione presuppone una 'norma' indiscussa, ovvia e scontata. Se così fosse anche per me, non mi porrei il problema, e non sarei su un forum di lesbiche a condividere il mio interrogativo, non credi?
So bene che non è fondamentale che i miei sappiano con chi vado a letto, anzi mi guardo bene da instillare nella loro mente immagini di sessualità o di altre cose del genere...ma non perchè io vado a letto con una donna, bensì semplicemente perchè forse una mamma e un papà non vogliono pensare a una figlia sotto le coperte con qualcuno, uomo o donna che sia...così come un figlio/a non ha come prima immagine dei propri genitori quella di loro a letto..
La questione, almeno per me, va ben oltre: sto ragionando in termini di "rapporto con loro" e di "rapporto con me stessa"..
Sto avvertendo un'esigenza di trasparenza, di libertà interiore. Il rapporto coi miei genitori in questi anni è molto cambiato, per tanti motivi..abbiamo fatto un percorso importante..mi viene voglia di portarlo a compimento, non so...
Certo, hai ragione che non è obbligatorio comunicare al mondo la nostra diversità, e che spesso sbandierare proprio la diversità ne accentua la differenza... Ma è anche vero che la cosiddetta normalità passa attraverso una visibilità (che non è ostentazione), una libertà di espressione e una quotidianità trasparente che, finchè tacciamo, non potremo mai avere...
Non ho DECISO cosa fare...sto pensando, ad alta voce..
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aria- Messaggi : 496
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
SHANTI ha scritto:.... Però sono una separatista e gradirei vivere in un mondo di lesbiche e magari ci invito anche Peanut così esce da eterolandia finalmente
accetto l'invito così finalmente nn devo controllare la mia affettività
Mia mamma chiamerebbe l'esorcista e comincerebbe a sgranare il rosario giorno e notte. Accuserebbe di essere la causa di tutto qualcuno che mi sta vicino e farebbe riti woodo per eliminarlo, perchè sua figlia è perfetta in quanto frutto di una mamma perfetta, qualcuno sicuramente mi ha plagiata (tutto già successo). Mio padre starebbe zitto come al solito e terrebbe dentro tutto il suo dispiacere... a 70 anni nn voglio perturbare il loro equilibrio. Io ho scelto di nn dirlo, forse se fossero più giovani...
peanut- Messaggi : 474
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
mi avvalgo della facoltà di non rispondere...
scrivo solo un pensiero...
mai e poi mai vorrei vedere soffrire mia mamma e mio papà...
scrivo solo un pensiero...
mai e poi mai vorrei vedere soffrire mia mamma e mio papà...
volo d'angelo- Messaggi : 341
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re
Domanda: ma è così importante dire con chi condividiamo i nostri sentimenti o per dirla più papale papale con chi andiamo a letto? A me non risulta che gli etero si pongono questo tipo di dubbi. Mi sembra che proprio il nostro desiderio di comunicare la nostra "diversità" al mondo intero ci pone già in una condizione di differenza e questo non mi piace. Non ho bisogno di dire chi è il mio amore, nè mi va di parlarne se non in modo vago e....misterioso . Insomma sono fatti miei da non condividere con nessuno. Per la famiglia bè parlo dell'esperienza con la mamma di Annamaria. Mi accetta, io le voglio bene e mi piace coccolarla. Sa che sono un'amica particolarmente affettuosa della figliola, sa che passiamo le vacanze insieme, sa che quando stiamo insieme dormiamo vicine, sa che ci telefoniamo e abbiamo una scheda you and me. Che altro le manca di sapere? Che faccio l'amore con Anna? Ma credo che neanche gli altri figli le dicono che fanno l'amore o meno con la moglie/ il marito. Io la vedo così.... Però sono una separatista e gradirei vivere in un mondo di lesbiche e magari ci invito anche Peanut così esce da eterolandia finalmente
SHANTI- Messaggi : 878
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Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
sono d'accordo solo in parte con Anita. con betty sono in disaccordo, ma ne aveamo gia` parlato.
il fatto che se uno non e` in pace con il fatto di non essere 'in chiaro' forse e` una cosa che va indagata: c'e` letteratura ormai sul fatto che gli omosessuali che fanno coming out riescano a raggiungere un livello di maggiore serenita` ed euilibrio.
ma la domanda se serva o non serva ai genitori mi pare un po' collaterale. certo che il coming out serve a noi, innanzitutto, e solo in in secondo luogo serve ai genitori per fare con loro un percorso positivo verso e con i figli. e` indolore? no, ma non necessariamente doloroso. e` un atto di verita`, rende vera la famiglia. poi certo dipende da che genitori uno ha, ma credo che Aria abbia i genitori giusti. E poi, ripeto, se lei non e` in pace forse e` bene che faccia questo passo. Faccia questa crescita, questo salto di qualita`.
inoltre, mi chiedo, e` giustificato trincerarsi sempre dietro la convenienza di un gesto? si devono fare solo le cose che valgono la pena o non anche atti forse sbilanciati ma propulsivi. per pulire le infezioni spesso bisogna aprire la ferita. dietro a un coming out ci sono anni, mesi, giorni di sedimenti accumulati, attese, non detti, delusioni, ferite involontarie e volontarie, la speranza che siano loro a risolvere il porblema, mentre invece dobbiamo farlo noi, inevitabilmente, prendendo in mano la nostra vita.
ultima cosa, per quando sia il nostro desiderio piu` profondo, noi non siamo come gli etero. non lo siamo non lo saremo e questo e` storia, la nostra storia. non possiamo paragonarci a loro nella necessita` o meno di fare coming out, per noi questo e` un fatto di autorivelazione e autoaccettazione. non arrivo a dire che vale per tutti, ma generalmente e` cosi`. c'e` un filmetto di quest'anno che lo fa capire bene, si intitola 'come non detto'. da vedere la scena finale in famiglia, molto molto rivelatrice di cosa significa dire finalmente io sono omosessuale e ne sono orgoglioso. e` il punto di arrivo finale di un cammino che molti hanno iniziato strisciando e solo alla fine riescono a camminare a testa alta, guardando negli occhi gli altri per come sono, senza non detti che in realta sono solo i veli delle nostre paure e le nebbie delle nostre angoscie segrete.
dirsi, essere all'aperto ti da un senso di liberta` e di aria pulita incredibile, anche davanti ai genitori
il fatto che se uno non e` in pace con il fatto di non essere 'in chiaro' forse e` una cosa che va indagata: c'e` letteratura ormai sul fatto che gli omosessuali che fanno coming out riescano a raggiungere un livello di maggiore serenita` ed euilibrio.
ma la domanda se serva o non serva ai genitori mi pare un po' collaterale. certo che il coming out serve a noi, innanzitutto, e solo in in secondo luogo serve ai genitori per fare con loro un percorso positivo verso e con i figli. e` indolore? no, ma non necessariamente doloroso. e` un atto di verita`, rende vera la famiglia. poi certo dipende da che genitori uno ha, ma credo che Aria abbia i genitori giusti. E poi, ripeto, se lei non e` in pace forse e` bene che faccia questo passo. Faccia questa crescita, questo salto di qualita`.
inoltre, mi chiedo, e` giustificato trincerarsi sempre dietro la convenienza di un gesto? si devono fare solo le cose che valgono la pena o non anche atti forse sbilanciati ma propulsivi. per pulire le infezioni spesso bisogna aprire la ferita. dietro a un coming out ci sono anni, mesi, giorni di sedimenti accumulati, attese, non detti, delusioni, ferite involontarie e volontarie, la speranza che siano loro a risolvere il porblema, mentre invece dobbiamo farlo noi, inevitabilmente, prendendo in mano la nostra vita.
ultima cosa, per quando sia il nostro desiderio piu` profondo, noi non siamo come gli etero. non lo siamo non lo saremo e questo e` storia, la nostra storia. non possiamo paragonarci a loro nella necessita` o meno di fare coming out, per noi questo e` un fatto di autorivelazione e autoaccettazione. non arrivo a dire che vale per tutti, ma generalmente e` cosi`. c'e` un filmetto di quest'anno che lo fa capire bene, si intitola 'come non detto'. da vedere la scena finale in famiglia, molto molto rivelatrice di cosa significa dire finalmente io sono omosessuale e ne sono orgoglioso. e` il punto di arrivo finale di un cammino che molti hanno iniziato strisciando e solo alla fine riescono a camminare a testa alta, guardando negli occhi gli altri per come sono, senza non detti che in realta sono solo i veli delle nostre paure e le nebbie delle nostre angoscie segrete.
dirsi, essere all'aperto ti da un senso di liberta` e di aria pulita incredibile, anche davanti ai genitori
cinzia- Messaggi : 1255
Data d'iscrizione : 10.01.10
Età : 54
Località : milano
Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
La questione secondo me è un po' delicata e, diversamente da Cinzia, non sono qui a dirti: "evviva, parti in quarta!".
Credo che davvero meriti tutte le domande che ti poni.
Io ho solo il papà e a lui non l'ho mai detto, ma sono certa anch'io che lo sappia perfettamente, perché come te sono passata attraverso 2 convivenze e in entrambi i casi le mie compagne sono state accolte come persone di famiglia, pur con l'etichetta di amica. Credo che lui non voglia saperlo, preferisca conservare questo "non detto", perché se glielo dicessi dovrebbere prendere una posizione, soprattutto di tipo morale e non credo ne abbia alcuna voglia.
Ho poi delle sorelle con mariti e figli che sono perfettamente informate e sono state sempre molto accoglienti nei confronti miei e delle mie compagne, quindi per ciò che mi riguarda, quando ho voluto e ho potuto, ho trscorso le feste con la mia lei senza problemi, anche all'interno della mia famiglia. Devo dire che non ho ricevuto lo stesso trattamento da parte delle mie partners e delle loro famiglie.
La questione, quindi, è: perché vuoi dirlo?
Per sentirti più libera e onesta? Quindi serve a te.
Per integrare la tua compagna all'interno della tua famiglia? Allora serve alla tua vita di coppia e quindi a te.
Con questo "a te" non sto esprimendo un giudizio: a te = sbagliato, sto solo cercando di mettere sul tavolo tutte le carte.
Ma a loro serve?
Non saperlo compromette la vostra relazione?
Saperlo comprometterebbe la vostra relazione?
Io ho come il sospetto che il tuoi l'abbiano fatta quella somma del 2+2+2+2... e se avessero scelto, come il mio papà, di non comunicarti il risultato?
Tu sola conosci i tuoi genitori in modo tale da sapere se possono accogliere questa notizia e se è proprio utile che lo sappiano, oppure quanto è importante per te parlarne con loro.
Hai un bel da fare, cara Arietta
Credo che davvero meriti tutte le domande che ti poni.
Io ho solo il papà e a lui non l'ho mai detto, ma sono certa anch'io che lo sappia perfettamente, perché come te sono passata attraverso 2 convivenze e in entrambi i casi le mie compagne sono state accolte come persone di famiglia, pur con l'etichetta di amica. Credo che lui non voglia saperlo, preferisca conservare questo "non detto", perché se glielo dicessi dovrebbere prendere una posizione, soprattutto di tipo morale e non credo ne abbia alcuna voglia.
Ho poi delle sorelle con mariti e figli che sono perfettamente informate e sono state sempre molto accoglienti nei confronti miei e delle mie compagne, quindi per ciò che mi riguarda, quando ho voluto e ho potuto, ho trscorso le feste con la mia lei senza problemi, anche all'interno della mia famiglia. Devo dire che non ho ricevuto lo stesso trattamento da parte delle mie partners e delle loro famiglie.
La questione, quindi, è: perché vuoi dirlo?
Per sentirti più libera e onesta? Quindi serve a te.
Per integrare la tua compagna all'interno della tua famiglia? Allora serve alla tua vita di coppia e quindi a te.
Con questo "a te" non sto esprimendo un giudizio: a te = sbagliato, sto solo cercando di mettere sul tavolo tutte le carte.
Ma a loro serve?
Non saperlo compromette la vostra relazione?
Saperlo comprometterebbe la vostra relazione?
Io ho come il sospetto che il tuoi l'abbiano fatta quella somma del 2+2+2+2... e se avessero scelto, come il mio papà, di non comunicarti il risultato?
Tu sola conosci i tuoi genitori in modo tale da sapere se possono accogliere questa notizia e se è proprio utile che lo sappiano, oppure quanto è importante per te parlarne con loro.
Hai un bel da fare, cara Arietta
anita- Messaggi : 834
Data d'iscrizione : 20.01.10
Età : 52
Località : bergamo
Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Leggendo il tuo scritto mi è “saltata all’occhio” la lunga lista dei tuoi “mi chiedo….” le numerose perplessità che giustamente ti poni, e mi sono detta…ma ne vale la pena?
Forse perché io non sento così pressante la necessità di comunicarlo, io “mi vivo” e sono serena, sto bene con me stessa, ho raggiunto un equilibrio interiore che non viene intaccato dalle mille e mille difficoltà che come omosessuale incontro quotidianamente, fanno parte della vita. E’ la vita che ci mette sempre alla prova, non solo perché siamo omosessuali ma perché siamo esseri pensanti.
Un etero non lo dice, allora perché io devo sentirmi in “dovere” di …..? E per questo non mi sento immatura o una persona non degna di fiducia tanto meno irrispettosa verso i miei familiari e amici.
Cara Aria anch’io ti sostengo ma non perché hai deciso di dirlo oppure no, ma perché sei una persona stupenda, con i tuoi pregi e difetti....
(Cinzietta bella questa volta non concordo ma ti voglio bene lo stesso…… )
Forse perché io non sento così pressante la necessità di comunicarlo, io “mi vivo” e sono serena, sto bene con me stessa, ho raggiunto un equilibrio interiore che non viene intaccato dalle mille e mille difficoltà che come omosessuale incontro quotidianamente, fanno parte della vita. E’ la vita che ci mette sempre alla prova, non solo perché siamo omosessuali ma perché siamo esseri pensanti.
Un etero non lo dice, allora perché io devo sentirmi in “dovere” di …..? E per questo non mi sento immatura o una persona non degna di fiducia tanto meno irrispettosa verso i miei familiari e amici.
Cara Aria anch’io ti sostengo ma non perché hai deciso di dirlo oppure no, ma perché sei una persona stupenda, con i tuoi pregi e difetti....
(Cinzietta bella questa volta non concordo ma ti voglio bene lo stesso…… )
Betty- Messaggi : 446
Data d'iscrizione : 23.01.10
Re: Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Aria ti appoggio al 2000%. un atto di liberazione condivisione maturazione indispensabile per la propria fiducia e autostima, per sentirsi veramente liberi e adulti. rispettoso verso la famiglia e un atto di fiducia verso i genitori. e anche vantaggioso per una reazione matura e che guarda avanti.
come? difficile dirlo. alcuni scrivono, altri lo dicono semplicemente in cucina prima di cena. altri in salotto dopo cena. non so. io l'ho detto a 13 anni in automobile, la Vivi a 46 mantre faceva da mangiare. a lei e` andata strabene, a me beh e` stato piu` complesso, altri tempi altra eta`. Ma ora va tutto molto bene. le famiglie sanno condividono e appoggiano.
come? difficile dirlo. alcuni scrivono, altri lo dicono semplicemente in cucina prima di cena. altri in salotto dopo cena. non so. io l'ho detto a 13 anni in automobile, la Vivi a 46 mantre faceva da mangiare. a lei e` andata strabene, a me beh e` stato piu` complesso, altri tempi altra eta`. Ma ora va tutto molto bene. le famiglie sanno condividono e appoggiano.
cinzia- Messaggi : 1255
Data d'iscrizione : 10.01.10
Età : 54
Località : milano
Ecco....ho deciso di dirlo ai miei
Ciao
oggi pomeriggio, mentre facevo un pisolo prima di venire a fare la notte, mi è riaffiorato nella mente un pensiero: "sarebbe ora che dicessi alla mia famiglia che sono omosessuale.."
Perchè questo pensiero?
non so...probabilmente perchè la sera prima ne avevo parlato a cena con due amiche, probabilmente perchè si avvicina il Natale e quindi la solita questione ' non posso passarlo con la persona che amo perchè lei lo passa coi suoi e io coi miei e insieme non si riesce etc etc etc..', o probabilmente perchè dove lavoro vedo sempre più spesso che le persone hanno la necessità, nei momenti che precedono il distacco, di fare pace con le cose del loro passato, con la verità delle cose..
Fatto sta che mi sono svegliata dal pisolo tutta agitata, inquieta..
Non è un pensiero nuovo, anzi è ricorrente... da anni..
All'inizio, quando ho preso coscienza della mia omosessualità, alternavo momenti in cui volevo dirlo ai miei ad altri in cui asssssssolutamente non volevo che sapessero.
Poi, durante la mia storia di 9 anni, la convivenza etc, ho pensato che forse avevano capito..o forse no..o forse si..qualcosa mi faceva pensare di si, qualcosa di no...
Ho scelto di non-dire ma neanche-nascondere, cioè di lasciare che facessero 2+2+2+2 da soli (so che questo è ritenuto da qualcuno un attegg ipocrita e vigliacco. )....vedendo come vivevo con S, vedendo la casa con un solo letto grande, sentendomi parlare al plurale...
Quando ho cambiato casa e S. è sparita dalla mia vita, ho pensato che avessero capito...perchè non mi hanno chiesto niente, nè detto nulla...
Ma poi, troppo presa dal mio dolore, non l'ho condiviso con loro, ho cercato di proteggerli, non ho voluto che vedessero come ero ridotta...e così loro hanno preferito 'non capire'...
Adesso sono qui.
Sto bene, ho accanto una meraviglia di persona...
I miei stanno invecchiando, li vedo... Mi rendo conto che contano tanto su di me, mi ritengono affidabile, si appoggiano molto; non sno invadenti però, non mi pressano, mi sento abbastanza libera.
Mi chiedo se non sarebbe giusto dire loro la verità.
Mi chiedo se loro vorrebbero sapere...se, al di là della loro approvazione (?) o meno (!), si aspettano che io sia sincera con loro..o se preferiscono magari restare in un dubbio che non fa loro troppo male..
Mi chiedo se sia così importante per me essere trasparente con loro anche a costo di farli soffrire...
Mi chiedo se questa verità ci allontanerebbe o avvicinerebbe...
Mi chiedo quanto mi sentirei in colpa se vedessi mio padre ammutolirsi in un lunghissimo silenzio e mia madre cadere nell'ennesima depressione...
E poi mi chiedo come... come si fa...
Una lettera kilometrica, oppure poche righe, oppure a cena, o sul divano.. Uno alla volta o tutti e due insieme...?
Voi come avete fatto? Sentite/avete sentito questa necessità? Come vi siete comportate? Come è andata?
Rimpianti? Rimorsi? Serenità?
Avete voglia di raccontarmi un po'?
Abbraccio a tutte... Aria
oggi pomeriggio, mentre facevo un pisolo prima di venire a fare la notte, mi è riaffiorato nella mente un pensiero: "sarebbe ora che dicessi alla mia famiglia che sono omosessuale.."
Perchè questo pensiero?
non so...probabilmente perchè la sera prima ne avevo parlato a cena con due amiche, probabilmente perchè si avvicina il Natale e quindi la solita questione ' non posso passarlo con la persona che amo perchè lei lo passa coi suoi e io coi miei e insieme non si riesce etc etc etc..', o probabilmente perchè dove lavoro vedo sempre più spesso che le persone hanno la necessità, nei momenti che precedono il distacco, di fare pace con le cose del loro passato, con la verità delle cose..
Fatto sta che mi sono svegliata dal pisolo tutta agitata, inquieta..
Non è un pensiero nuovo, anzi è ricorrente... da anni..
All'inizio, quando ho preso coscienza della mia omosessualità, alternavo momenti in cui volevo dirlo ai miei ad altri in cui asssssssolutamente non volevo che sapessero.
Poi, durante la mia storia di 9 anni, la convivenza etc, ho pensato che forse avevano capito..o forse no..o forse si..qualcosa mi faceva pensare di si, qualcosa di no...
Ho scelto di non-dire ma neanche-nascondere, cioè di lasciare che facessero 2+2+2+2 da soli (so che questo è ritenuto da qualcuno un attegg ipocrita e vigliacco. )....vedendo come vivevo con S, vedendo la casa con un solo letto grande, sentendomi parlare al plurale...
Quando ho cambiato casa e S. è sparita dalla mia vita, ho pensato che avessero capito...perchè non mi hanno chiesto niente, nè detto nulla...
Ma poi, troppo presa dal mio dolore, non l'ho condiviso con loro, ho cercato di proteggerli, non ho voluto che vedessero come ero ridotta...e così loro hanno preferito 'non capire'...
Adesso sono qui.
Sto bene, ho accanto una meraviglia di persona...
I miei stanno invecchiando, li vedo... Mi rendo conto che contano tanto su di me, mi ritengono affidabile, si appoggiano molto; non sno invadenti però, non mi pressano, mi sento abbastanza libera.
Mi chiedo se non sarebbe giusto dire loro la verità.
Mi chiedo se loro vorrebbero sapere...se, al di là della loro approvazione (?) o meno (!), si aspettano che io sia sincera con loro..o se preferiscono magari restare in un dubbio che non fa loro troppo male..
Mi chiedo se sia così importante per me essere trasparente con loro anche a costo di farli soffrire...
Mi chiedo se questa verità ci allontanerebbe o avvicinerebbe...
Mi chiedo quanto mi sentirei in colpa se vedessi mio padre ammutolirsi in un lunghissimo silenzio e mia madre cadere nell'ennesima depressione...
E poi mi chiedo come... come si fa...
Una lettera kilometrica, oppure poche righe, oppure a cena, o sul divano.. Uno alla volta o tutti e due insieme...?
Voi come avete fatto? Sentite/avete sentito questa necessità? Come vi siete comportate? Come è andata?
Rimpianti? Rimorsi? Serenità?
Avete voglia di raccontarmi un po'?
Abbraccio a tutte... Aria
aria- Messaggi : 496
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