A volte le relazioni..

medea851 ha scritto:Mi riferivo all'abitudine intesa come morte lenta che rende incapaci di rinnovare la relazione dal suo interno..
...ci possono essere delle situazioni in cui ci si comincia a stancare di una persona, con la scusa del "forse sto con te per abitudine" e la si comincia a vedere solo con i suoi difetti e ogni giorno diventa un motivo in più per sottolineare le cose che non vanno bene e invece di fermarsi un attimo per capire cosa c'è che non va, si arriva in fretta e furia alla fatale decisione..Siamo incompatibili: lasciamoci!
Tutto ciò per dire con quanta facilità a volte prendiamo le decisioni,senza considerare che con quella persona ci sono stati probabilmente anni di storia.

Quello che dici è vero Medea..
Io non lo so, a me non è capitato di stancarmi..
Si, ci sono periodi magari in cui una storia è più vivace e appassionata, altri in cui è più sottoposta al tran-tran quotidiano, altri in cui si è un pochino più stanchi per tanti motivi e quindi meno adrenalinici...
E certamente con il tempo, conoscenda l'altra persona a fondo, e togliendosi dagli occhi la maschera dell'innamorata folle si iniziano a vedere anche i piccoli grandi difetti dell'altra...e forse a sopportarli meno...
Ma io credo che quando si arriva a quel punto, si è già "abbastanza avanti" (passami l'espressione poco felice ma non ne trovo un'altra!) e abbastanza solidi da poter parlare, parlare, parlare di quello che non va...

Quello che io non riesco a perdonare della mia storia passata, infatti, è la scelta che fece lei, a suo tempo, di non parlare... di lasciare che si spegnesse una storia di tanti anni senza parlare, e senza provare a capire, a rinnovare, a coltivare ancora un po'..
Spero io, nella vita, di non fare mai lo stesso errore: di non stancarmi di innaffiare un pochino ogni giorno la mia relazione, curandola maggiormente proprio quando qualche fogliolina tende ad appassire... Hope...

abbraccio forte, Aria

Mi riferivo all'abitudine intesa come morte lenta che rende incapaci di rinnovare la relazione dal suo interno..
non come quotidianità, nido, famiglia,indispensabili elementi che rendono stabile una relazione..
ma ci possono essere delle situazioni in cui ci si comincia a stancare di una persona, con la scusa del "forse sto con te per abitudine" e la si comincia a vedere solo con i suoi difetti e ogni giorno diventa un motivo in più per sottolineare le cose che non vanno bene e invece di fermarsi un attimo per capire cosa c'è che non va, si arriva in fretta e furia alla fatale decisione..Siamo incompatibili: lasciamoci!
Tutto ciò per dire con quanta facilità a volte prendiamo le decisioni,senza considerare che con quella persona ci sono stati probabilmente anni di storia.
C'è una frase di Tiziano Ferro che mi piace tanto
"Amare non è un privilegio è solo abilità
E’ ridere di ogni problema"
La sento molto vicina al mio pensiero..
Grazie perché mi leggete.

cinzia ha scritto:passavo di qua e...

beh io la vedo un po' diversamente.
le abitudini sono inevitabili e, tra l'altro, ci permettono di avere una situazione che possiamo definire 'casa'. permettono di consoscersi e di stabilizzarsi, rendono la vita serena, altimenti saremmo in perenne adrenalina!

Cinzia, purtroppo sono abituata ad avere l'adrenalina a mille.... nella vita di tutti i giorni quindi mi piace soprattutto nel sentimento .

Comunque credo che si potrebbe coniugare la routine che fa casa e famiglia con delle botte da matti che ti fanno salire l'adrenalina magari una volta al mese. Che ne dite? Anche in famiglia è bello inventare, sorprendere, sconvolgere piacevolmente.

Anita, credo che di prof per la vita stabile ce ne sono parecchie qui su noemi. Dai, fatevi avanti!!! Sarei felice di imparare....

Devo dire che mi trovo d'accordo un po' con tutte voi.
L'abitudine come monotonia/apatia: rischio da evitare, ma da cui non sempre rifuggire e l'abitudine come routine che fa famiglia, casa, nido.
E' una di quelle dimensioni della vita di coppia in cui, come dice la nostra arietta, bisogna trovare un equilibrio che però va cercato insieme: una via di mezzo che stia bene a tutte e due, perché se una l'avverte come monotonia e l'altra come routine rassicurante, diventa un bel problema.
Forse dopo le lezioni sul corteggiamento dovremmo avviarne alcune sulla "relazione stabile e continuativa", si propongano docenti

Anche io, stranamente , sono d'accordo con Cinzia...

O meglio credo che ci voglia un equilibrio tra il vivere "nella bolla" (cioè con le farfalle nello stomaco, le lacrime di nostalgia, l'emozione a mille, la tachicardia, le notti insonni..) e il vivere nell'abitudine, quando l'abitudine diventa monotonia..
Mi piace pensare che questa via di mezzo si chiami QUOTIDIANITA': fatta di emozioni più tenui e meno sconvolgenti, ma costanti, rasserenanti, che ti fanno sentire che l'altra c'è, e che c'è anche se non ti telefona 13 volte al giorno, anche se stasera esce con i suoi amici e non con te, e anche se non ci si trova al telefono alle 3 di notte col batticuore.. Fatta di meno sogni ad occhi aperti, ma di progetti concreti, di desiderio di costruire e concretizzare il futuro insieme.
Non è la morte del sentimento, nè della passione.

Le cose di ogni giorno, come cenare insieme con una pizza surgelata e guardare un film sul divano, forse sono meno esaltanti di un week end a sorpresa in una città romantica con cena a lume di candela, ma fanno molto "casa", fanno "famiglia"...e magari, se hai occhi e cuore attenti, riesci a scorgere nel faccino della tua lei un'espressione buffa che non avevi mai notato, e che ti fa sorridere ed emozionare come le prime volte che la guardavi..

bacino, Arietta

passavo di qua e...

beh io la vedo un po' diversamente.
le abitudini sono inevitabili e, tra l'altro, ci permettono di avere una situazione che possiamo definire 'casa'. permettono di consoscersi e di stabilizzarsi, rendono la vita serena, altimenti saremmo in perenne adrenalina! l'epoca dell'innamoramento, qualche amica tra noi la chiama la 'bolla' e ` molto piacevole, ci prende e ci affascina, ma la vita di tutti i giorni, con il suo lungo elenco di azioni ripetute, di abitudini, crea la continuita`.
la sfida dell'amore, se di questo parliamo, e` STARE nelle abitudini con sguardo ogni giorno nuovo.

Medea sei stata chiarissima. L`abitudine e` una sicurezza per molti, e` quello che ti permette di nasconderti ed evitare di crescere, e` un porto sicuro dove rintanarsi ed invece secondo me e` una morte lenta ma inesorabile della voglia di vivere, del sentimento, della passione e della scoperta della vita. Se ci si rintana nelle abitudini si evita di guardarsi dentro ma poiche` l`essere umano e` in continuo sviluppo alla fine ci si ripropongono le stesse situazioni, le stesse modalita`, le stesse ombre che non vogliamo affrontare. Solamente quando capiamo che siamo in una scuola ed il nostro vivere e` un continuo divenire allora siamo pronti a nuove esperienze e a nuovi incontri.... E` difficile ma e` l`unico modo che ci e` dato per Essere!

Non so se questa sezione del forum è adatta per questo argomento, però leggendo la presentazione, credo di si.
Stasera pensavo all'abitudine e a quanto, a volte, siamo abituati alle situazioni, alle cose, alle persone e mentre ero tra me e me, ho scritto due parole che vorrei condividere anche con voi:
Forse sono stata un pò ridondante..